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Di Palma (Enac): "Enac frontman della policy per un diverso ragionamento sul futuro del trasporto aereo e in particolare del suo carburante"

Il Giornale d'Italia ha intervistato il presidente dell'Ente Nazionale per l'Aviazione civile italiana - Enac Pierluigi Di Palma a margine dell'incontro organizzato da Eni sul nuovo carburante Saf che sarà introdotto a partire dal 2025 in percentuale del 2% del jet-fuel

29 Maggio 2024

Il Giornale d'Italia ha intervistato Pierluigi Di Palma, presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile - Enac a margine dell'incontro organizzato da Eni sul nuovo carburante per il trasporto aereo Saf

"Il patto della decarbonizzazione credo che sia stata un'intuizione veramente importante che sostanzialmente crea una sinergia, e ha creato una sinergia, tra pubblico e privato.

ADR, Eni e ENAC si sono incontrati intorno a un tavolo e chiaramente hanno sviluppato una policy in cui ENAC, frontman di questa policy, ha fatto in modo che, in qualche modo, in ambito internazionale, si sviluppasse un diverso ragionamento sul futuro del trasporto aereo e soprattutto sul carburante del trasporto aereo, tenendo conto che nel 2050 le flotte saranno tal quali a quelle di adesso e quindi la compatibilità del carburante evidentemente si riferisce esclusivamente al Saf e non ad altro mentre diciamo le policy dell'elettrico e dell'idrogeno evidentemente vengono messe un po' in disparte.

Questo ci permette chiaramente, anche come industria nazionale, di rivendicare un ruolo primario nell'ambito della produzione di Saf, chiaramente potendo tutti garantire che al 2050 arriveremo alla totale decarbonizzazione del trasporto aereo".  

Quali sono per lei le principali difficoltà per questo obiettivo?

"L'elemento principale, evidentemente, è la produzione e l'abbattimento dei costi.

È chiaro che è un percorso che deve portare a una compatibilità tra costo e disponibilità dei passeggeri a garantire, anche attraverso questa compatibilità ambientale, una maggior spesa, però evidentemente in un punto di equilibrio".

Le imprese italiane coinvolte nella transizione quale punto di forza hanno secondo lei? 

"Avere avviato questa ipotesi già da tempo e quindi chiaramente c'è un vantaggio competitivo che altri non hanno, tanto che Eni si propone di essere il primo produttore SAF al mondo nei prossimi anni".

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