14 Aprile 2023
La missione europea JUICE è ufficialmente partita dopo 24 ore di rinvio a causa del maltempo. La sonda spaziale è partita diretta verso Giove e le sue lune ghiacciate, alla ricerca di habitat che possano essere adatti a ospitare la vita. Il decollo del razzo vettore Ariane 5 dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, è partito alle ore italiane 14.14 come previsto.
In realtà, la missione avrebbe dovuto avere luogo giovedì 13 aprile, ma le squadre del Centro Spaziale della Guyana erano state costrette a interrompere le operazioni a causa del rischio fulmini. Pochi minuti prima del countdown finale, “una grande massa nuvolosa si è avvicinata e abbiamo emesso un ‘rosso meteo’, perché non potevamo assolutamente procedere con il lancio a causa di questo rischio di fulmini”, aveva fatto sapere Stèphane Israel, presidente di Arianespace.
"Per procedere al decollo devono essere verdi tre parametri: la preparazione del lanciatore, il funzionamento della sonda e il meteo che è l'ultima suspense", aveva aggiunto. Nella giornata di venerdì 14 aprile 2023, i venti di altitudine, relativamente prevedibili, sono stati ritenuti idonei e il lancio è partito, andando a buon fine. Come previsto dal programma di volo, la sonda - la quale pesa 6 tonnellate - si è separata dal razzo 27 minuti dopo il decollo, a un'altitudine di circa 1.500 chilometri. Si è trattato solo di un piccolo passo di quella che sarà un'odissea che durerà otto anni per JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer), la missione di punta dell'Agenzia spaziale europea (ESA).
La sonda starà in viaggio più o meno fino al 2031 e si allontanerà dalla terra per 620 milioni di chilometri. L'obiettivo è raggiungere Callisto, Europa e Ganimede, 3 delle 95 lune di Giove, le quali sono interessanti per gli scienziati perché tutto fa pensare che sotto una spessa calotta ghiacciata possiedano degli oceani di acqua liquida, e che quindi sono adatti, forse, a ospitare la vita. Tuttavia JUICE non sarà in grado di individuare eventuali tracce della presenza di vita, hanno precisato gli scienziati, ma chiarirà se lassù ci sono dei potenziali habitat e darà indicazioni su come potrebbero essere studiati da future missioni.
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