08 Ottobre 2025
Il Giornale d'Italia, in viaggio in Israele, ha fatto tappa anche al mercato di Carmel, noto con il nome di Shuk Ha'Carmel (Mercato del Carmelo), il più grande di Tel Aviv. Una signora sceglie la frutta, alcune ragazze camminano spensierate bevendo il succo, un venditore chiama i possibili acquirenti spiegando che cosa c'è sul suo banco. Poi ancora gruppi di giovani che fanno una passeggiata e alcune ragazze che comprano scarpe.
Una giornata tranquilla al mercato di Tel Aviv, dove la vita scorre normalmente nonostante il genocidio in corso a Gaza a soli 71 km di distanza e dove, però, il turismo è quasi azzerato.
La tranquillità traspare anche dalla spiaggia situata di fronte allo Shuk Ha'Carmel, dove Il Giornale d'Italia ha trovato alcuni ragazzi che giocavano a pallavolo mentre altri bevevano birra in compagnia.
Dopo 30 anni di brainwashing - come affermano alcuni presenti - gli abitanti di Tel Aviv sembrano non rendersi conto del genocidio in corso a pochi chilometri di distanza e sembrano accettare (in alcuni casi avendo perso le speranze) le azioni del governo Netanyahu che continua a bombardare la Striscia uccidendo centinaia di civili ogni giorno, con l'obiettivo di realizzare il piano del "Greater Israel" che prevede anche la conquista totale di Gaza e la deportazione di 2,2 milioni di palestinesi fuori dalla Striscia, come emerge dal piano segreto di cui si parla sul sito dell'Institute for Zionist Strategies, di cui Il Giornale d'Italia è entrato in possesso.
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