15 Settembre 2025
Due treni sono deragliati ieri mattina, 14 settembre, nella regione occidentale di Leningrado, in Russia, provocando l'interruzione generale del traffico ferroviario e causando la morte di un macchinista. A dichiararlo è stato il governatore Alexander Drozdenko sul canale Telegram: "Sono in corso le operazioni di recupero in seguito al deragliamento di una locomotiva diesel" ha dichiarato Drozdenko avvisando della morte del macchinista, "rimasto intrappolato nella cabina" e morto poco dopo in ambulanza. La locomotiva diesel deragliata si trovata nei pressi della stazione di Semrino, nel distretto di Gatchina.
Un secondo treno invece, un treno merci che trasportava 15 vagoni cisterna vuoti, è deragliato più a sud, senza però causare vittime. Gli investigatori, ha annunciato il governatore, "stanno indagando su un possibile sabotaggio", circostanza confermata dalle forze ucraine che hanno rivendicato un'operazione finalizzata all'interruzione del traffico ferroviario in Russia. "Le linee ferroviarie colpite sono vie di rifornimento essenziali per le forze russe che operano nelle direzioni di Kharkiv e Sumy" si apprende da fonti militari riportate dai media di Kiev. L'attacco farebbe dunque parte di un'operazione "particolarmente complessa" volta a minare gli spostamenti dei nemici russi sulla linea ferroviaria Oryol-Kursk dove sabato 13 settembre un altro esplosivo era detonato provocando la morte di tre ufficiali della Rosgvardia. I dipendenti delle Ferrovie Russe, sempre sabato scorso, avevano infatti individuato delle mine al chilometro 452 della tratta ferroviaria Maloarkhangelsk-Glazunovka: per l'intervento di sminamento erano intervenuti ingegneri dell'unità speciale della Guardia Russia ma un'esplosione aveva provocato la morte sul colpo di due militari mentre un terzo era deceduto in ospedale.
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