Usa, afroamericano preso a pugni dalla polizia, trascinato fuori dall'auto e gettato per terra: "Guidavi senza fari accesi" - VIDEO

Choc negli Usa dove un afroamericano di 22 anni è stato preso a pugni dalla polizia ad un posto di blocco dopo che gli agenti hanno rotto il finestrino. William McNeil Jr. è stato poi trascinato fuori dalla sua auto e gettato per terra. L'episodio risale al 19 febbraio scorso ma il filmato è stato diffuso soltanto ora. Il 22enne ha riportato una commozione cerebrale, un dente rotto e nove punti. Ecco i dialoghi:

W: "Quando mi ha fermato si è avvicinato aprendo la mia porta perché il mio finestrino non funziona bene. E poi ho detto: "Cosa ho fatto di sbagliato?". Ha detto: "Innanzitutto i fari sono spenti con questo tempo". E io: "Ci sono molte persone qui con i fari spenti e poi non c'è pioggia""

P: "Non importa. Sei tenuto ad avere i fari accesi"

W: "Puoi abbassare l'arma?"

P: "Sì, quando esci fuori dall'auto lo farò"

W: "Puoi chiamare il tuo supervisore?"

L'agente dà quindi il via libera ad un suo collega di intervenire. Questo, sfonda il finestrino dell'auto e gli tira un pugno in faccia: "Esci dal veicolo ora, esci dal veicolo". Un altro chiede di mostrare le mani. Gli agenti riescono ad aprire la macchina. L'afroamericano chiede due volte quale sia il motivo di questo gesto, ma viene trascinato con forza fuori dal veicolo da tre uomini e costretto a sdraiarsi per terra, con l'ordine di mettere le mani dietro la schiena. Il giovane viene poi arrestato.

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L'episodio ha scatenato un'ondata di indignazione negli Usa. Uno degli agenti ha rimproverato al 22enne di star guidando coi fari spenti, ma era giorno. Gli avvocati per i diritti civili hanno accusato le autorità di aver falsificato il report dell’arresto e i legali di McNeil hanno asserito che il filmato mostra chiaramente la brutalità della polizia. Brutalità messa in atto in tantissimi altri casi del genere negli ultimi anni.

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Lo sceriffo di Jacksonville, T.K. Waters, sostiene che ci sia dell’altro che non si vede nelle immagini e ha messo in guardia l’opinione pubblica dal "giudicare in modo affrettato" e giungere a conclusioni errate.