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Gaza, bombe Idf su ospedale Al-Ahli, morti oltre 130 bambini, Netanyahu minaccia: "Questo è solo l'inizio" - VIDEO

Il bilancio provvisorio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza è di 418 morti, di cui oltre 130 bambini, e 562 feriti

18 Marzo 2025

Israele rompe la tregua e lancia nella notte nuovi raid sulla Striscia, colpito l'ospedale di Gaza City Al-Ahli. La stima è di circa 418 morti di cui oltre 130 sono bambini, secondo l'Unicef.

Bombe israeliane su ospedale a Gaza, oltre 418 morti tra cui 130 bambini

Di questi nuovi attacchi era a conoscenza la Casa Bianca che ha dichiarato che l’amministrazione Trump "è stata consultata dagli israeliani" prima degli attacchi. Gli Stati Uniti hanno però accusato Hamas: "avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto il rifiuto e la guerra". 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "Questo è solo l'inizio" e che la pressione militare "è una condizione necessaria per il rilascio di ulteriori ostaggi". Seguendo la stessa linea della Casa Bianca inoltre Netanyahu ha affibbiato ad Hamas tutta la responsabilità delle vittime civili dei raid. "Israele non prende di mira i civili palestinesi", ha affermato il primo ministro, "prendiamo di mira i terroristi di Hamas. E quando questi terroristi si insediano in aree civili, quando usano i civili come scudi umani, sono loro i responsabili di tutte le vittime".

Un leader di Hamas, Taher al-Nounou ha replicato che "Hamas non ha chiuso la porta ai negoziati, ma insistiamo sul fatto che non c'è bisogno di nuovi accordi. Non abbiamo precondizioni, ma chiediamo che [Israele] sia costretto a cessare immediatamente [le ostilità] e ad avviare la seconda fase dei negoziati".

Forti critiche agli attacchi sono arrivate dall'Unione Europea, dalla Turchia, che ha parlato senza mezzi termini di "genocidio" ma anche dai familiari degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, e da molti ex ostaggi: "Siamo inorriditi, furiosi e spaventati", ha dichiarato in una nota il Forum dei familiari, accusando il primo ministro di aver "scelto di rinunciare alla vita degli ostaggi".

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