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Massacro di civili in Siria, 1473 alawiti morti, Al-Shaara convoca una commissione d'inchiesta per individuare i responsabili - VIDEO

Esodo di oltre 10000 siriani verso il Libano

13 Marzo 2025

La Siria è vittima di una nuova e immane ondata di violenza dalla fine della guerra civile, da cui non è mai veramente uscita del tutto. Continua a salire il numero delle vittime civili massacrate. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, da ieri sera il numero dei morti è salito a 1473 e si tratterebbe in larga parte di civili alawiti, in attacchi nelle regioni di Latakia, Tartus, Homs e Hama, in corso a partire dal 7 marzo scorso. La responsabilità è ancora da accertare, si tratterebbe in parte di milizie sunnite filo-governative, in parte stranieri, in parte civili armati.

Al Shaara convoca commissione per individuare i responsabili 

Nel giorno precedente all'inizio della strage, il 6 marzo scorso, il ministro della Difesa siriano aveva denunciato che c'era stato un attacco "guidato da fedeli di Assad" contro le forze governative a Jableh nella regione di Latakia, in cui erano morti 13 soldati. Da qui era scaturita la violenta reazione del nuovo governo di Damasco guidato da Ahmed Al Shaara, noto anche con il nome Al Jolani come leader del gruppo jihadista HTS (Hayat Tahir Al Sham). 

Questa recrudescenza di violenza è avvenuta e continua ai danni della minoranza alawita dalla quale proveniva la base del supporto politico del governo del deposto Bashar Al Assad e che adesso è vittima di un vero e proprio "massacro".

La responsabilità della strage è ancora poco chiara, ma la ritorsione nei confronti dei "fedeli di Assad" responsabili dell'attacco di inizio mese, sembrerebbe guidata da milizie filogovernative, in parte siriane, in parte straniere, e in parte -sembrerebbe- anche da civili armati. Al Sharaa, comunque, ha richiamato le forze di sicurezza e i civili armati convocando una commissione d'inchiesta per individuare le responsabilità individuali o delle singole brigate. Nel frattempo, oltre 10000 siriani hanno già abbandonato il paese cercando rifugio in Libano.

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