12 Marzo 2025
In Siria sta avvenendo un massacro di civili. I video mostrano centinaia di cadaveri per strada ed esecuzioni sommarie ai danni dei civili alawiti in 47 diverse località nelle provincie di Latakia e Tartus nella zona costiera della Siria occidentale.
In questa zona costiera si sarebbero rifugiati i "fedeli" di Assad e qui vive anche la minoranza religiosa alawita, una fazione dello sciismo a cui si rifa l'11% della popolazione siriana e da cui proveniva la classe dirigente del precedente governo di Bashar al Assad.
L'ufficio Onu per i diritti umani ha riportato le parole della comunità alawita che ha denunciato massacri indiscriminati ed "esecuzioni" sommarie.
"Secondo molte testimonianze raccolte dal nostro ufficio, i colpevoli hanno fatto irruzione nelle case, chiedendo ai residenti se fossero alawiti o sunniti prima di procedere a ucciderli o salvarli", ha detto il portavoce dell'UfficioThameen Al-Kheetan, "alcuni sopravvissuti ci hanno detto che molti uomini sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco di fronte alle loro famiglie". L'ufficio Onu ha denunciato anche il "saccheggio diffuso" di case e negozi ai danni della popolazione civile.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato che i responsabili dei massacri sarebbero miliziani sunniti, di cui solo una parte inquadrata nelle nuove forze di governo, solo alcuni siriani e altri stranieri. Le azioni di "rastrellamento" sarebbero originate dalla volontà di ritrovare tra i civili alawiti dei "fedeli" di Assad.
La comunità alawita è "terrorizzata" e decine di siriani provenienti dalla zona costiera stanno fuggendo dal paese in preda agli scontri. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sarebbero oltre 6000 le persone arrivate nel nord del Libano a seguito dell'escalation di violenza in Siria.
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