30 Settembre 2024
Israele bombarda anche in Yemen, dove ha distrutto alcuni depositi di carburante Houthi nelle città di Ras Issa e Hodeidah, provocando almeno 4 morti e 40 feriti tra la popolazione locale. Ad annunciarlo è stato il ministero della Salute del paese, gestito dagli Houthi, che denuncia quanto successo ieri a seguito degli attacchi israeliani. Il portavoce del ministero Anis al-Asbahi ha detto che sono ancora in corso le operazioni di salvataggio, per cui il numero di morti e feriti potrebbe aumentare. In precedenza le Idf hanno dichiarato di aver utilizzato decine di aerei, tra cui jet da combattimento, per attaccare centrali elettriche e i porti di Ras Issa e Hodeida. Il bombardamento arriverebbe in risposta ad alcuni attacchi da parte dei ribelli yemeniti verso Tel Aviv e Israele delle ultime settimane. In particolare, lo Stato ebraico ha motivato l'attacco contro un porto e strutture energetiche in Yemen come una risposta al missile lanciato dagli Houthi contro la capitale israeliana due settimane fa, intercettato dai sistemi di difesa, e in generale per il sostegno dato finora dai ribelli yemeniti a Hamas e Hezbollah. Israele aveva colpito già Hodeida a luglio. Gli Houthi hanno uno status particolare: molti media internazionali e governi occidentali li definiscono 'ribelli', perché tra il 2014 e il 2015 conquistarono un’ampia porzione del territorio yemenita, compresa la capitale Sanaa, dopo essersi sollevati contro il governo del paese. Oggi però, in varie zone del paese esercitano un controllo non solo militare ma anche civile, economico e istituzionale.
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