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Gaza, raid dell'Idf sulla tendopoli di Khan Younis nella zona di al-Mawasi: “Almeno 40 morti, cadaveri trovati a pezzi nella sabbia” - VIDEO

Nella notte tra il 9 e 10 settembre, l'esercito israeliano ha colpito una tendopoli a Khan Younis provocando almeno 40 morti e 60 feriti. Immediata la condanna di Turchia e Iran al bombardamento

10 Settembre 2024

Almeno 40 morti e 60 feriti nel raid israeliano sulla zona umanitaria di al-Masawi, sulla costa di Khan Younis al sud di Gaza. L'attacco è avvenuto tra la notte di lunedì 9 e martedì 10 settembre ed è stato rivendicato dalle truppe dell'Idf che, come riporta il Times Of Israel, sostengono di aver colpito “un centro di comando e controllo di Hamas che operava clandestinamente all'interno di una zona umanitaria”. Secondo Israele, il covo a Khan Younis serviva agli islamisti per “ordine complotti terroristici contro le truppe dell'Idf e i civili israeliani”. Immediata la replica di Hamas: “Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza sono una palese menzogna”. Hamas ha dunque negato che nell'accampamento bombardato dall'Idf ci fossero i propri combattenti. Secondo la protezione civile palestinese, il bilancio delle vittime del raid notturno potrebbe continuare a salire poiché “più persone potrebbero essere disperse sotto le macerie”. La rete televisiva Al-Jazeera, citando testimonianze oculari dei sopravvissuti, riporta: “I missili israeliani hanno lasciato crateri profondi fino a nove metri nella tendopoli”. “C'erano cadaveri sepolti nella sabbia, li abbiamo recuperati a pezzi”, dichiara un residente del posto coinvolto nei soccorsi.

Gaza, raid dell'Idf sulla tendopoli di Khan Younis nella zona di al-Mawasi: la condanna di Turchia e Iran al bombardamento israeliano

Lo stato della Turchia ha condannato il crimine israeliano: “Condanniamo il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta 'zona umanitaria' di Khan Yunis. Il governo genocida di (Benjamin) Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà”, ha dichiarato in un comunicato, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan

Anche l'Iran ha espresso la sua contrarietà sul bombardamento di Israele sulla tendopoli di Khan Yunis. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha affermato: “Le organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dovrebbero adottare un'azione immediata ed efficace per creare un deterrente e contenere i crimini illimitati del regime sionista. Con questi attacchi folli, il regime sionista ha dimostrato ancora una volta di non rispettare nessuna regola legale e internazionale e nemmeno le norme morali e umane. La continuazione dei crimini atroci di Israele e l'espansione della sua aggressione contro l'integrità territoriale e la sovranità dei Paesi della regione sono un segno palese e innegabile di una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, di un genocidio e di un crimine contro l'umanità”

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