09 Agosto 2024
Un nuovo attacco da parte delle forze armate ucraine ha colpito il territorio russo nella notte del 9 agosto 2024, precisamente nella città di Lipetsk. Le autorità locali hanno confermato che diversi incendi sono scoppiati in un aeroporto militare e in un impianto energetico nelle vicinanze. Secondo il governatore dell’omonimo Oblast' di Lipetsk, Igor Artamanov, sei persone sono rimaste ferite durante l’offensiva ucraina e sono state successivamente trasportate in ospedale dopo un "massiccio attacco con droni": lo ha annunciato su Telegram, aggiungendo che quattro villaggi sono stati evacuati. In precedenza, il Ministero locale per le Emergenze aveva reso noto che un incendio era scoppiato in un aeroporto militare della regione. Non è la prima volta che Kiev colpisce obiettivi militari e industriali nell’area di Lipetsk, situata circa 450 chilometri a nord-est del confine ucraino, e a nord-est di Kursk, dove attualmente proseguono gli intensi combattimenti dopo l'incursione ucraina dello scorso 6 agosto. Il Ministero della Difesa russo ha riferito che 75 droni ucraini sono stati intercettati e abbattuti durante la notte in sei diversi Oblast', compresa la Crimea annessa, mentre sette droni navali ucraini sono stati abbattuti nel Mar Nero. Vyacheslav Gladkov, governatore del distretto di Belgorod, ha riferito in queste ore che quattro droni hanno colpito un condominio nella città di confine di Shebekino, in un attacco separato che per fortuna non ha provocato vittime. Mentre nella guerra tra Ucraina e Russia spicca l'offensiva di Kiev che ha portato uomini e mezzi nel territorio di Mosca, nel cuore della regione di Kursk, stamattina il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto si è espresso come segue ai microfoni di Radio Anch'io su Rai Radio Uno: "Le armi che abbiamo fornito noi, possono essere utilizzate solo dal punto di vista difensivo. E quelle che potrebbero essere utilizzate in un altro modo non possono essere utilizzate, non hanno la possibilità di essere utilizzate per un attacco sul territorio russo". Il Ministro ha poi ribadito che il punto in questione deve essere quello di evitare ulteriori esclation e di "ripristinare le regole del diritto internazionale": "Nessun Paese deve invadere un altro Paese. Dobbiamo mantenere questa linea. Il nostro tentativo è quello di dire che deve cessare l'attacco russo, che si devono ripristinare le regole del diritto internazionale. Non vogliamo un conflitto che diventa ancora più duro, che si sposta anche sul territorio russo e che allontanerà sempre di più la possibilità di un cessate il fuoco che è la precondizione per un percorso di pace. Il punto di arrivo è sempre quello che ci ha spinto ad aiutare l'Ucraina dopo l'invasione russa, quello di ripristinare il diritto internazionale, come principio generale".
Nel frattempo, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ieri 8 agosto, in un discorso serale trasmesso sulla tv pubblica del paese, che "la Russia ha portato la guerra nel nostro territorio e dovrebbe sentire su di sé ciò che ha fatto", in riferimento all'attacco transfrontaliero lanciato da Kiev tre giorni fa nella regione russa di Kursk, anche se senza nominarlo mai direttamente. Zelensky ha concluso poi il suo discorso aggiungendo che "gli ucraini sanno come raggiungere i loro obiettivi. E non abbiamo scelto di essere in guerra, ma ci siamo trovati a doverla combattere". Di contro, la Russia ha dichiarato che almeno 1.000 soldati ucraini, supportati da carri armati e veicoli blindati, sono entrati nel suo territorio martedì mattina, in quello che sembra essere uno degli assalti più massicci sul suolo russo dall'inizio del conflitto. Ieri, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate di Mosca Valery Gerasimov, aveva anche fornito dettagli sulla manovra militare di Kiev e aveva riferito che il 6 agosto alle 5:30, unità ucraine che contavano fino a mille uomini erano passate all'offensiva per catturare una parte del territorio del distretto di Sudzhansky, nella regione di Kursk. L’altro ieri, il presidente russo Vladimir Putin aveva definito l’attacco "una provocazione su larga scala" poiché "Kiev ha fatto ricorso a bombardamenti indiscriminati, anche con missili, su strutture civili", commentando l’azione dell’esercito ucraino all'inizio di un incontro con i membri di governo.
Le autorità ucraine hanno mantenuto un certo riserbo sul futuro dell’operazione in territorio russo. Dal canto suo, l'esercito di Mosca ha confermato che i combattimenti con le forze di Kiev continuano per il quarto giorno nella regione di Kursk, dove l'emergenza e' passata da livello "regionale" a "federale", il piu' elevato. Lo riporta Ria Novosti citando la Protezione civile locale. il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere in una nota che "l'esercito continua a respingere il tentativo delle forze ucraine di penetrare in profondita' nella regione. L'operazione per distruggere le formazioni dell'esercito ucraino continua", ha dichiarato, assicurando che "sventerà" i raid ucraini. Secondo il bollettino del Cremlino, il bilancio complessivo delle perdite dell'esercito nemico in quattro giorni di offensiva, ammonterebbe a 945 soldati caduti. Tuttavia, la situazione sul campo rimane complessa e poco chiara, con informazioni limitate rilasciate da entrambe le parti. Ieri, il Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano e opinionista del magazine online Analisi Difesa Maurizio Boni, aveva smentito il numero e la forza delle truppe ucraine impegnate sul campo nella zona di Kursk, affermando che esse non arriverebbero nemmeno al migliaio di uomini, spiegando perché a condurre il conflitto siano ancora i russi e fornendo ulteriori analisi sulla strategia di Zelensky e del suo esercito, in questi giorni impegnati in operazioni all’interno del territorio nemico.
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