15 Febbraio 2024
In quanti sanno che le banane prima di essere consumate andrebbero lavate? Forse in pochi, o nessuno, perché il pericolo è che nella buccia si annidi un fungicida tipico di questo frutto tra i più consumati al mondo. A svelare come i pesticidi minacciano le piantagioni di banane in Ecuador, Rai3 che è andata direttamente in Sud America. "Rainforest Alliance" nel suo regolamento ne vieta l'uso, eppure colossi come Del Monte, Dole e Chiquita non rispettano la normativa. Le telecamere hanno ripreso come avviene l'irrorazione sulle piantagioni del frutto, e documentano le immagini delle banane messe sull'aereo per la distribuzione prima del decollo dall'aeroporto in Ecuador. Ebbene, sull'aereo venivano caricate alcune sostanze chimiche come diserbanti, pesticidi, ma soprattutto i fungicidi - sparsi sulle piantagioni 40 volte l'anno - perché l'uso massiccio ha reso sempre più resistente il fungo che colpisce le foglie del banano.
Dal rapporto dell'Agenzia per la sicurezza alimentare appena pubblicato i campionamenti sanitari sulle banane ai porti sono stati solo 1200, lo 0,00025 per cento delle importazioni europee. Dall'analisi dei campioni emerge che nel 73 per cento dei casi sono stati rilevati pesticidi e ovviamente i fungicidi. Ma quale sostenibilità?
La legge dell'Ecuador lo consente ma il punto è che l'uso massiccio di sostanze chimiche seppur tossiche per l'ambiente e l'uomo è autorizzato anche dai certificatori che rilasciano i bollini della sostenibilità. Dal regolamento "Rainforest Alliance", in alcune zone è vietato applicare il fungicida e va rispettata la distanza di trenta metri di sicurezza da case e strade e 15 metri dai corsi d'acqua. Questo per evitare di contaminare le aree abitate e le acque. Ma le immagini documentano che il getto di pesticidi continua anche sulle abitazioni e i corsi d'acqua, a ridosso delle piantagioni di banane.
Prima della spedizione le banane subiscono i due trattamenti necessari perché non marciscano nella traversata di 40 giorni che le separano dalle nostre tavole. Prima di tutto viene nebulizzata una sostanza chimica e infine le corone vengono spennellate una ad una per non farle annerire. Questi prodotti chimici proteggono da funghi e parassiti così si può mantenere la freschezza e la consistenza. Anche in questo caso le sostanze sono autorizzate dalla normativa "Rainforest Alliance". In base al regolamento SCS Global, invece, tutti i lavoratori che maneggiano e applicano sostanze chimiche debbono indossare un equipaggiamento per la protezione individuale, equipaggiamento che al momento delle riprese non indossava nessuno.
L'80 per cento delle irrorazioni aeree sparge sulle piantagioni il pericoloso fungicida. "Ci fanno firmare un foglio dove ci avvisano che stanno per passare e i lavoratori dovrebbero non avvicinarsi per 12 ore ma sono poche le aziende che rispettano questa regola", dicono i lavoratori delle piantagioni.
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