21 Agosto 2023
È stata soprannominata "l'isola dei roghi". A Tenerife continuano senza sosta gli incendi che hanno messo sotto minaccia 10 città e provocato 12mila sfollati. Il presidente regionale delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, ha confermato che gli incendi appiccati nell'isola, "sono dolosi". Vigili del fuoco in grande difficoltà nelle operazioni di spegnimento, nonostante l'impiego di 480 soccorritori, visto che il vento tipico della zona non aiuta. Nelle ultime ore però, le favorevoli condizioni del meteo avrebbero permesso di fare passi in avanti. La polizia ha aperto tre filoni di indagine sul caso.
Va precisato che gli incendi si concentrano più nella zona nord-est dell'isola, non andando a toccare la parte sud-ovest dove si concentra il turismo. Tuttavia, trattandosi di emergenza, il governatore ha ordinato l’evacuazione di un hotel nel parco nazionale del vulcano Teide, nel centro dell’isola. Dall'inizio dei roghi, ben 12mila persone sono state evacuate dalle loro case e più di 8.400 ettari di pineta sono stati bruciati. L'incendio è considerato "tra i peggiori degli ultimi 40 anni".
Le zone più colpite dagli incendi nell'isola delle Canarie sono La Esperanza, nel Comune di Rosario, Arrate, La Victoria, Santa Ursula, Ajafona e Chivisaye. Si tratta di luoghi dove le autorità hanno effettuato il maggior numero di evacuazioni. Per i vigili del fuoco domare queste fiamme non è facile, in quanto il vento tipico delle Canarie unito al fatto che la vegetazione sta andando a fuoco in un’area caratterizzata da gole ripide e inaccessibili, non rende facili le operazioni.
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