01 Febbraio 2023
Buona parte della Francia è scesa in piazza per contestare la riforma delle pensioni di Macron. Otto grandi sindacati e 500mila persone dicono no all'aumento dell'età pensionabile: mobilitazioni a Parigi e Marsiglia, cortei e manifestazioni di protesta in oltre 250 centri francesi. La prima volta erano 400mila, adesso sono aumentati secondo il sindacato francese Cgt. L'Eliseo per l'occasione ha schierato 11mila poliziotti.
La folla si è lasciata andare a cartelli polemici contro il governo e gli stessi agenti: in alcune zone è andata in scena qualche piccola rappresaglia, incendiati cassonetti della spazzatura e prese di mira filiali di banca e sedi di assicurazioni. La polizia ha risposto coi gas lacrimogeni. Una seconda ondata oceanica quella che ha invaso la Francia, chiuse scuole e raffinerie di petrolio, fermo il trasporto pubblico.
I cittadini fuori dalla protesta mostrano sostegno: "Penso che sia normale che la gente protesti, che non voglia lavorare più anni, più di prima e capisco perfettamente che stiano scioperando, che siano tutti per strada, hanno ragione".
È scontro sulla riforma delle pensioni che vuole attuare il presidente Emmanuel Macron che nonostante veda i sondaggi suggerire il passo indietro, afferma che una riforma è "essenziale" per "il funzionamemto futuro del sistema pensionistico". In piazza la sinistra di Jean-Luc Melenchon: "Stiamo assistendo a una giornata storica. Il signor Macron è sicuro di perdere", resistenza da parte del governo tramite la premier francese Borne: "Resteremo uniti sulla riforma delle pensioni".
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