16 Settembre 2024
Cristina Scocchia, Amministratore delegato di Illycaffè, in occasione della presentazione del suo libro "Il coraggio di provarci" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Io non avrei mai immaginato di scrivere un libro e tanto meno un libro autobiografico. Però poi, quando la casa editrice me l'ha proposto, mi sono detta che forse nel mio piccolo posso dare un messaggio positivo. Posso dare una piccola testimonianza che, per quanto difficile, il punto di partenza non deve determinare né chi siamo né chi vogliamo diventare. Il punto di partenza non deve ostacolare e frenare i nostri sogni."
Donna, leader e madre cosa deve cambiare nella società attuale per cui questi ruoli non vengano costantemente separati?
Guardi, ci sono tante cose che devono cambiare. La cosa più importante è che deve cambiare la cultura. Nel nostro Paese non c'è ancora la chiara e netta consapevolezza che tutti, uomini e donne senza differenza, hanno lo stesso diritto di realizzarsi professionalmente. Noi dobbiamo aver chiaro che tutti hanno pari diritti e non solo ma hanno anche pari doveri perché a oggi l'80% di tutto ciò che è lavoro di cura degli anziani di cura dei bambini e di cura delle case spetta alle donne. E questo significa avere un doppio lavoro: lavorare dalle cinque alle 6 ore ogni giorno per curare la nostra famiglia. Ecco, ci vorrebbe una più equa ripartizione dei carichi familiari tra uomo e donna. E ultimo ma non ultimo, ci vogliono più servizi, più asili nido, più scuole a tempo prolungato, ovviamente scuole pubbliche e più servizi di aiuto alla genitorialità.
Quanto è importante il gioco di squadra per una leadership di successo?
"E' fondamentale. Io credo che la leadership sia proprio questo, sia il passaggio dall'io al noi. Bisogna essere consapevoli che da soli non si ottiene nulla, mentre insieme con una squadra unita, compatta, motivata, si possono raggiungere davvero grandi traguardi. A me piace parlare sempre di moschettieri, mi piace costruire una squadra di moschettieri. Tutti per uno, uno per tutti!"
Qual è un consiglio che si sente di dare alle giovani donne desiderose di far carriera?
"Il mio consiglio è di guardarsi dentro e cercare di capire qual è il proprio sogno e poi cercare di realizzarlo con impegno, con passione, con determinazione, anche con qualche sacrificio, perché ci vuole anche quello. Però abbiamo una vita sola, fino a prova contraria, quindi vale sempre la pena di provare a realizzare quelli che sono i nostri obiettivi, ricordandoci che la carriera, così come la vita, non è uno sprint, è una maratona. Ci sono i momenti in cui corri veloce, sembra che tutto vada bene, ci sono i momenti in cui arrivano le salite. Fai fatica e ci sono anche momenti in cui cadi e ti sbuccia le ginocchia. Ed è proprio lì che devi dare il massimo per avere la forza di rialzarti e rimetterti a correre e ricordarti che non sei sola a correre la maratona. Intorno a te ci possono essere persone impegnate anche in maratone più importanti, che magari non hanno a che fare col lavoro ma con la salute, con i figli, con cose veramente più importanti per ognuno di noi."
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