Mercoledì, 15 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Dal Fabbro (Iren): "Energia e acqua, serve recovery plan. Price cap gas non è unica soluzione"

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren: "Bisogna pensare ad un Recovery aggiuntivo ed europeo per crisi energetica ed idrica". L'intervsta a Il Giornale d'Italia

10 Settembre 2022

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in occasione del Festival della Comunicazione di Camogli, ha affermato a Il Giornale d'Italia:

"Questa crisi energetica del gas era già annunciata. Gli studiosi sono anni che evidenziano la dipendenza da un solo paese, questo è stato messo in luce dalla crisi della guerra in Russia. Tuttavia, l'Italia ha degli elementi di grande resilienza, è un paese interconnesso da diversi byplan, non solo con la Russia, ma anche con Azerbaijan, Libia e Algeria. Abbiamo diversi gassificatori, ne stiamo sviluppando di ulteriori. Abbiamo anche dei bacini di stoccaggio. La crisi è molto seria, ma abbiamo degli strumenti per gestirla e il governo lì sta portando avanti. Dobbiamo pensare ad un piano di ottimizzazione di consumi per il futuro, ragionando nel caso la situazione diventi ancora più grave, come e dove risparmiare.

Il nostro Gruppo sta affrontando bene la crisi, abbiamo una solidità finanziaria e una capacità di generazione con le rinnovabili e con i rifiuti, ciò che ci rende resilienti e sostenibili. Dobbiamo andare avanti con il piano industriale, perché è quello che ci garantisce, a noi e ai nostri azionisti, le migliori performance e i migliori risultati.

È auspicabile arrivare ad un tetto per il prezzo del gas, deve essere europeo. Fino a ieri mancava un accordo, nonostante 15 paesi dell’Unione fossero d’accordo. L’Europa deve dimostrare di essere capace di trovare una soluzione comune e il tetto del gas è uno degli strumenti, non il solo. Un’altra soluzione potrebbe essere mettere a disposizione risorse comuni, comprare il gas in modo comune e consortile con gli altri paesi, sviluppare nuovi gassificatori insieme. È venuto il momento di unire le forze, i grandi paesi dell’Europa come Germania, Francia e Italia si mettano insieme per fare un piano strategico energetico più solido ed evitare crisi come quella che stiamo vivendo.

Il PNRR non va cambiato, anzi deve essere salvaguardato e difeso. Stiamo perseguendo i progetti del PNRR, come da programma. Dobbiamo ragionare seriamente e pensare ad un nuovo Recovery aggiuntivo, che possa affrontare la crisi energetica. Non dimentichiamoci che fino ad un mese fa c’era la crisi idrica in Italia. Dobbiamo avere un Recovery, un PNRR europeo dedicato all’energia, per rendere il paese più competitivo e resiliente, e dedicato all’acqua".

Torna all'articolo

 

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti