13 Novembre 2025
Roma, 13 nov. (askanews) - Nel secondo quadrimestre del 2025 i luoghi della cultura in Italia hanno fatto registrare una crescita degli ingressi del 7,1%, un aumento della spesa media per biglietto del 10,3% e il sorpasso del canale online rispetto alle casse. Ma, nello stesso periodo è anche cresciuto il fenomeno del No-Show: quasi il 10% dei visitatori non si è presentato nonostante avesse già acquistato il biglietto. È quanto emerge dall'aggiornamento dell'Osservatorio "MidaTicket Big Data e Luoghi della Cultura", che, è stato presentato in occasione del RO.ME - Museum Exhibition ed è stato promosso dalla piattaforma MidaTicket in collaborazione con formules.
Alla tavola rotonda moderata dal professor Guido Guerzoni, curatore scientifico dell'Osservatorio, hanno preso parte i rappresentanti di diversi musei. "I dati - ha detto ad askanews Maria Alessandra Masucci, direttrice del Museo Cappella Sansevero - sono molto importanti per trovare quel giusto equilibrio tra richiesta di visita e qualità della visita. Noi abbiamo un tasso di No Show molto molto basso, molto più basso della media nazionale e veramente siderealmente distante da quella della media del centro-sud, perché la media del No Show del nostro museo è pari al 4%, questo probabilmente anche grazie al fatto che noi abbiamo due risorse dedicate proprio alla piattaforma di prenotazioni e al customer service, che riescono a gestire le richieste di cambio data a cambio orario".
Su un campione di quasi 35 milioni di biglietti emessi tra il 2023 e agosto 2025 per circa 100 luoghi della cultura e oltre 450 eventi, si registrano circa 3 milioni di casi di No-Show, pari al 9%, con una forte caratterizzazione territoriale.
"Proprio questo argomento del No-Show che è stato illustrato da professor Guerzoni - ha aggiunto Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico del Colosseo - apre anche a nuove riflessioni sulla gestione degli ingressi all'interno del Colosseo e sul sistema di organizzazione della bigliettazione e dei tempi all'interno del monumento".
Per quanto riguarda altri aspetti dell'Osservatorio, dallo studio emerge che l'Italia rimane il primo mercato di provenienza, con un visitatore su quattro, seguita da Stati Uniti e Regno Unito; escono invece dalla top ten i visitatori cinesi. Si rilevano poi differenze di attrattività tra le grandi città, dove il 75% dei visitatori è pagante, e i piccoli centri, dove il valore scende al 60%. E per garantire il proseguimento delle ricerche, MidaTicket ha annunciato anche delle novità.
"Visto il successo del progetto - ha concluso il CEO Sergio Bellini - nel futuro immediato prevediamo la costituzione di una fondazione del terzo settore che prenderà in carico questo progetto e lo amplierà: stiamo già organizzando il secondo convegno a inizio marzo 2026, cui presenteremo il secondo rapporto che comprenderà i dati del 2025. Abbiamo avviato un nuovo progetto che prevede la pubblicazione di una piccola ricerca con dei KPI ogni quadrimestre per consentire di avere un'informazione statistica molto tempestiva e ogni autunno continueremo a presentare una ricerca approfondita su un solo tema".
Perché se la cultura è uno dei motori della crescita italiana, lo studio delle dinamiche di fruizione è un tassello rilevante del discorso.
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