09 Ottobre 2025
Bologna, 9 ott. (askanews) - Diciotto opere per provare a raccontare la poetica dell'artista toscana Greta Affanni, che lavora principalmente sulle relazioni tra natura e segno. Natura intesa sia come oggetto di contemplazione, ma anche come paura e rifiuto del mondo, sia esso animale o umano. Parte da qui il racconto della mostra "Organic Flows", ospitata dalla Maurizio Nobile Fine Art di Bologna. A presentarcela Attilio Luigi Ametta, socio della galleria. "Nella presentazione che fece con me per questo progetto tre anni fa - ci ha detto il gallerista - mi disse di voler letteralmente andare a rappresentare l'ambiente, la natura, in maniera del tutto innovativa. L'idea era quella di rappresentarla attraverso questo uso dell'inchiostro aerografo su superficie di plexiglass o di pvc, ma evocando i ricordi, le memorie di quello che erano gli ambienti, questo universo della macchia mediterranea".
Le opere hanno una forza che nasce da una serie di apparenti contrasti, tra il soggetto, la tecnica e il supporto, che però si fondono in lavori che sembrano esprimere al meglio l'idea di flusso del titolo. "La bellezza delle sue opere - ha aggiunto Ametta - è proprio questa: la capacità di rievocare quello che è reale, il mondo reale del mondo dell'ambiente, del paesaggio con quello che poi è l'interiore di questa giovanissima artista".
La mostra nella galleria bolognese è aperta al pubblico dal 10 al 30 ottobre.
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