09 Ottobre 2025
Roma, 9 ott. (askanews) - "Se vogliamo davvero colmare il ritardo digitale del nostro tessuto produttivo, serve uno sforzo immediato già nella prossima legge di bilancio. Le esperienze internazionali dimostrano che strumenti semplici e diretti possono fare la differenza: il modello spagnolo del "Digital Kit", basato su voucher rapidi e proporzionati alla dimensione aziendale, ha sostenuto centinaia di migliaia aziende. È questa la strada da seguire anche in Italia, per favorire una digitalizzazione capillare, sostenere i software sviluppati in Europa e rafforzare la competitività delle nostre PMI". Lo ha detto Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware, nel corso dell'evento "Imprese e professioni nella sfida digitale dell'Italia", promosso dalla Fondazione Italia Digitale. Un'occasione di confronto tra istituzioni, mondo produttivo, professionisti e rappresentanti del settore tecnologico sulle traiettorie della trasformazione digitale e sulle esigenze concrete delle imprese. Al centro del dibattito l'idea che la digitalizzazione non possa rimanere soltanto uno slogan: per tradursi in progresso reale deve passare dall'adozione di strumenti software integrati, capaci di rendere più efficienti i processi e più competitivo l'intero sistema produttivo. Dal dibattito è emersa la necessità di strumenti semplici e capillari per accompagnare la digitalizzazione delle micro e piccole imprese e dei professionisti, che rappresentano il 95% del tessuto produttivo nazionale ma hanno finora beneficiato solo in parte dei piani di transizione 4.0 e 5.0. Il settore del software, del resto, è già oggi un pilastro per l'economia italiana: nel 2023 ha occupato oltre 140.000 addetti e generato 62,8 miliardi di euro di fatturato , con i software gestionali a trainare la crescita (+23%, per un totale di 29,1 miliardi, il 46% del comparto) come mostra l'edizione 2024 dell'Osservatorio Software & Digital Native Innovation a cura degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware. Una dinamica che non riguarda solo le imprese tecnologiche, ma che si riflette sull'intero sistema Paese con nuova occupazione qualificata e un forte indotto.
Dopo i saluti di Francesco Nicodemo, direttore editoriale della Fondazione, e gli interventi istituzionali di Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, e di Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, il professore Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli) ha introdotto i lavori con una panoramica sul rapporto tra innovazione digitale e sistema produttivo.
Hanno partecipato alla tavola rotonda "La sfida digitale: come sostenere il tessuto economico del Paese", Pierfrancesco Angeleri (Assosoftware), Fabio Mereu (Confartigianato), Paola Generali (EDI Confcommercio), Paola Fiorillo (Confprofessioni), Ferruccio Ferranti (Mediocredito Centrale), Arianna Rufini (MIMIT), Giulia Pastorella (Commissione Trasporti, Camera) e Silvio Giovine (Commissione Attività Produttive, Camera).
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