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Ravenna, 17enne Lorenzo Patrizi accoltellato a schiena da tunisino, padre in macchina cerca aggressore: “Lo Stato non fa nulla, mi arrangio” - VIDEO

Il giovane tunisino, già noto alle autorità, è stato rintracciato poco dopo nei pressi di Porta Adriana. Al momento del fermo aveva con sé 11 grammi di hashish. Il padre di Lorenzo, Francesco Patrizi, ha denunciato l’immobilismo delle istituzioni: “Ho iniziato la caccia all’uomo. Come genitore ho il dovere di garantire la sicurezza di mio figlio”

19 Luglio 2025

A Ravenna, Lorenzo Patrizi, 17 anni, è stato accoltellato alla schiena da un coetaneo tunisino. Il ragazzo, soccorso dal 118, è stato dimesso con una prognosi inferiore ai 20 giorni. Il padre, Francesco Patrizi, ha deciso di mettersi in macchina per dare la caccia all’aggressore. In un video diffuso sui social, l’uomo accusa istituzioni e magistratura: “Visto che lo Stato non fa nulla, mi arrangio da solo”.

Ravenna, 17enne Lorenzo Patrizi accoltellato a schiena da tunisino, padre in macchina cerca aggressore: “Lo Stato non fa nulla, mi arrangio”

Una lite tra adolescenti si è trasformata in tragedia sfiorata martedì sera, in piazza Duomo, cuore del centro storico di Ravenna. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, il diverbio sarebbe scoppiato a seguito di un presunto apprezzamento rivolto alla sorella minore della vittima.

Il giovane tunisino, già noto alle autorità, è stato rintracciato poco dopo nei pressi di Porta Adriana. Al momento del fermo aveva con sé 11 grammi di hashish. Su disposizione della Procura per i Minorenni di Bologna, è stato denunciato e riaffidato alla comunità educativa dove già si trovava ospitato.

A far esplodere la rabbia del padre di Lorenzo è stata la rapidità con cui l’aggressore è tornato in libertà. Ingegnere residente in città, Francesco Patrizi ha registrato un filmato a bordo della propria auto mentre percorreva le vie del centro e delle zone limitrofe. “La caccia all’uomo l’ho iniziata. Come genitore ho il dovere di garantire la sicurezza di mio figlio”, dichiara nel video.

Un atto di protesta diretto contro le istituzioni, accusate di immobilismo. “Era già libero di girare dopo un altro accoltellamento. Cos’altro deve succedere prima che venga fermato?”, afferma ancora Patrizi, denunciando la presunta incapacità di magistratura e forze dell’ordine di garantire la sicurezza cittadina.

La denuncia si fa appello nelle ultime parole rivolte a Prefetto, Questore e magistratura minorile: “Se lo Stato non agisce, me ne assumo io la responsabilità”. Un grido esasperato che fotografa la crescente frattura tra cittadini e istituzioni sulla gestione della sicurezza urbana.

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