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Pachino (SR), 20 fra anziani e disabili maltrattati in tre comunità alloggio: 12 arresti e 16 misure cautelari per violenze - VIDEO

Siracusa, orrore in tre comunità alloggio di Pachino: pazienti picchiati, legati e drogati da operatori senza qualifica. Dodici arresti e strutture sequestrate.

04 Agosto 2025

Orrore a Pachino, in provincia di Siracusa: 20 persone, fra anziani e disabili, sono stati maltrattati dagli operatori in tre comunità alloggio del piccolo centro siculo. Immediata la risposta dei Carabinieri: 12 arresti e 16 misure cautelari con l'accusa di maltrattamenti e violenze.

Pachino (SR), 20 fra anziani e disabili maltrattati in tre comunità alloggio: 12 arresti e 16 misure cautelari per violenze

Un nuovo caso di maltrattamenti in strutture socio-sanitarie ha scosso la provincia di Siracusa. Dodici persone sono state arrestate dai Carabinieri di Noto e dal NAS di Ragusa, nell’ambito di un’operazione che ha portato al sequestro di tre comunità alloggio per disabili e anziani nel comune di Pachino. Le accuse sono gravissime: maltrattamenti, abusi fisici e verbali, somministrazione impropria di farmaci e condizioni di vita degradanti per almeno 20 ospitianziani e disabili psichici.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, sono scaturite dalle segnalazioni di alcuni cittadini preoccupati per lo stato in cui versavano i pazienti. Le intercettazioni ambientali e le riprese video effettuate dagli investigatori hanno confermato un quadro fatto di violenze sistematiche, con operatori che agivano con l’avallo, se non la direzione, dei responsabili delle strutture.

Tra i casi più gravi documentati, quello di una giovane con disturbi psichiatrici tenuta legata al letto per lunghi periodi, senza alcuna giustificazione medica. In altri episodi, pazienti venivano colpiti con schiaffi, pugni e insulti, oltre a ricevere farmaci anche invasivi da personale privo di qualifica.

Delle 16 misure cautelari complessive, cinque hanno portato in carcere gli indagati, mentre sette sono stati posti agli arresti domiciliari con interdizione temporanea dall’attività assistenziale. Le tre strutture coinvolte, due direttamente oggetto d’indagine e una terza riconducibile alla stessa cooperativa, sono state tutte poste sotto sequestro. I pazienti sono stati trasferiti in centri idonei, dove ora ricevono l’assistenza necessaria. L’inchiesta è ancora in corso, e non si escludono ulteriori sviluppi.

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