22 Giugno 2025
Dopo 10 mesi di attesa e complesse operazioni tecniche, il relitto dello yacht Bayesian è stato finalmente recuperato e ora si trova sospeso sulla nave gru olandese Hebo Lift 10. Diretta verso il porto di Termini Imerese, la piattaforma trasporterà lo scafo per permettere i rilievi disposti dalla Procura. I primi controlli confermano: “Scafo integro e senza falle esterne”.
“Lo scafo continuerà a essere mantenuto in posizione elevata – fanno sapere – per permettere al nostro personale esperto di completare i controlli di sicurezza prima del trasferimento”. Tutta l’area circostante è stata messa in sicurezza attraverso una barriera anti-inquinamento che accompagnerà il relitto fino alla sua definitiva consegna a terra. Durante il tragitto, una squadra specializzata nel monitoraggio ambientale seguirà la Hebo Lift 10 per prevenire qualunque tipo di dispersione di carburanti o sostanze inquinanti.
Fin dalle prime fasi del recupero, l’intero perimetro è stato circondato da 2 chiatte e da un sistema galleggiante di contenimento, così da proteggere l’ecosistema marino del tratto costiero interessato. Ogni fase del trasporto, comprese le delicate manovre di approdo a Termini Imerese, sarà condotta nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza ambientale e operativa.
Secondo le prime verifiche tecniche eseguite sul relitto, “lo scafo è integro e senza falle esterne”, come confermano gli esperti. Nessun cedimento strutturale evidente o falla nello scafo sarebbe quindi alla base dell’improvviso affondamento, rendendo ancora più importanti gli approfondimenti disposti dagli inquirenti per chiarire le cause dell'incidente.
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.
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