21 Giugno 2025
Recupero Bayesian
È stato recuperato definitivamente il relitto del Bayesian, lo yacht di 56 metri firmato Perini Navi affondato a Porticello il 19 agosto 2024. Le operazioni di sollevamento e messa in sicurezza si concludono nella giornata di oggi, grazie all'intervento coordinato delle imponenti navi gru Hebo Lift 2 e Hebo Lift 10, specializzate nelle attività di recupero marittimo a grande scala.
Il relitto è stato sollevato, dopo settimane di preparazione da parte delle autorità portuali e delle squadre specializzate olandesi, durante le quali è stato anche tagliato l'albero da 72 metri.
“Una volta sollevato, sono state effettuate prima le bonifiche da parte dei vigili del fuoco e poi svolte attività di polizia giudiziaria”, ha dichiarato Michele Maltese, direttore marittimo della Sicilia occidentale.
“È stato svolto lo svuotamento delle parti accessibili dell'unità dove si può arrivare con le idrovore senza toccare nulla. Una volta conclusa questa prima operazione di svuotamento che andrà ad alleggerire i pesi, la barca verrà posta in galleggiamento in modo tale da effettuare le prove richieste dal perito della Procura”, continua Maltese. “Effettuate queste prove poi è stata completata l'operazione di svuotamento della barca, issata dalla gru e poi il pontone insieme al Bayesian comincerà a navigare verso il porto di Termini Imerese - aggiunge il comandante - dove verrà posto in un luogo vigilato a disposizione dell'autorità giudiziaria che in questo momento sta seguendo le operazioni a bordo di una nostra unità”.
Per concludere, Maltese ha dichiarato: “Lo scafo del Bayesian si presenta sporco ma non sembra avere particolari danni. Il Portellone di poppa sembra chiuso, ma non possiamo ancora sapere se ci siano particolari falle ed è per questo che la procura sta seguendo da vicino le operazioni di recupero a bordo di una nostra motovedetta. Una cosa è certa, oltre al fatto che la nave abbia imbarcato acqua: il lato sinistro, che è quello che è sempre stato scoperto e visionato si presenta senza nessuna anomalia. La sovrastruttura invece è in parte danneggiata dal naufragio”.
L’arrivo al porto di Termini Imerese è previsto per la giornata di domenica 23 giugno, dove il relitto verrà sottoposto a ulteriori verifiche tecniche e operazioni di bonifica ambientale.
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.
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