27 Maggio 2025
Proteste a Bologna per l'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Le due politiche si sono recate nel capoluogo emiliano in occasione dell'assemblea nazionale di Confindustria, durante la quale sono intervenute: la premier nello specifico ha bacchettato l'Unione Europea, "non sempre dalla parte" dell'Italia.
I manifestanti hanno criticato duramente l'operato del governo Meloni e la presenza della premier stessa, oltre a quella dei vari esponenti dell'UE. "Ci incateniamo contro le politiche di riarmo del governo Meloni, per chiedere la revoca del Decreto Minniti e contro la passerella della fascista e guerrafondaia Meloni nella nostra città", hanno dichiarato i manifestanti, appartenenti ai collettivi Cambiare Rotta e Osa. "Fuori Meloni da Bologna. Allarme rosso: dl sicurezza, riarmo, genocidio", recitava lo striscione in testa alla manifestazione. I manifestanti hanno fortemente criticato la politica del ReArm Europe, sostenendo che "ogni soldo per il riarmo è uno soldo in meno per il futuro dei giovani", e il silenzio delle istituzioni sul genocidio a Gaza.
Durante la protesta, alcuni membri di Cambiare Rotta si sono sdraiati sull’asfalto tra Viale Aldo Moro e Piazza della Costituzione, bloccando l’avanzata della polizia in assetto antisommossa. Il corteo ha tentato di forzare il blocco per raggiungere l’auditorium della Fiera. Alcuni attivisti hanno acceso fumogeni e bruciato uno striscione raffigurante la bandiera dell’Unione Uuropea, gesto simbolico di protesta contro il decreto Rearm Europe, piano da 800 miliardi di euro di Ursula von der Leyen per armare l'Europa.
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