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Assemblea Confindustria, Meloni: "Ue non sempre dalla nostra parte, rimuova i dazi interni che si è autoimposta" - VIDEO

Meloni bacchetta l'Ue all'assemblea di Confindustria: "Non sempre dalla nostra parte, dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta"

27 Maggio 2025

Meloni bacchetta l'Ue all'assemblea di Confindustria che si è tenuta al Teatro EuropAuditorium di Bologna: "Saluto e ringrazio la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, che diceva "il Parlamento Ue è dalla nostra parte". Dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta ma sicuramente tu sei stata dalla nostra parte e lo sei. Per quanto riguarda il lavoro del governo il nostro impegno è stato rivolto a restituire a questa nazione la centralità che le è propria sullo scacchiere internazionale su uno scenario globale che a volte era mancata e a portare avanti una strategia economica basata su tre pilastri: serietà, efficacia e una visione di sviluppo di lungo termine che io mi sento di confermare oggi con voi, atteso che alcuni importanti risultati stanno comunque arrivando, pur in un contesto complesso e pure ancora tra mille difficoltà. L'Italia però si presenta oggi credibile davanti ad un quadro economico finanziario che è di straordinaria complessità. Noi spesso abbiamo ragionato come se il declino fosse un destino. Come se l'Italia fosse troppo indietro, come se non si potesse invertire questa rotta. La rotta si può invertire, serve tempo e lavoro, serve che ci lavoriamo tutti insieme, serve che remiamo tutti nella stessa direzione, cosa che non sempre accade in questa nazione, ma quando ci riusciamo la rotta si può invertire".

"Consideriamo fondamentale a maggior ragione in un quadro di instabilità dei mercati internazionali che l'Europa abbia il coraggio di rimuovere i dazi interni che si è autoimposta in questi anni. Basti questo dato: secondo il FMI il costo medio per vendere bene tra gli Stati Ue equivale a una tariffa del 45% rispetto al 15% stimato per il commercio interno negli Usa per non parlare dei servizi dove la tariffa media stimata arriva al 110%. Non può essere sostenibile. Il rilancio del mercato unico Ue è una priorità perché consentirebbe di mettere l'Europa anche al riparo da scelte protezionistiche di altre nazioni".

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