18 Gennaio 2023
Volodymyr Zelensky è stato ospite a "Porta a Porta". La seconda volta per il premier ucraino, la prima del conduttore Bruno Vespa a Kiev, che in passato si era solo videocollegato con la capitale ucraina, venendo bacchettato a suo tempo dal conduttore russo Vladimir Solovyev. Durante il colloquio nella capitale ucraina Zelensky ha parlato di diversi temi tra cui la paura che Meloni potesse essere "filorussa" e l'invito a "Giorgia" come viene chiamata la premier su precisa richiesta di quest'ultima, di andarlo a trovare a Kiev.
"Aspettiamo molto Giorgia. Non dico Giorgia Meloni perché durante il nostro primo colloquio lei mi ha detto: 'Volodymyr mi chiami, per favore, Giorgia'...e così abbiamo iniziato la conversazione con lei". "Io ho visto in lei - aggiunge -un Primo ministro estremamente concreto. Mi è assolutamente chiara la sua retorica. Anche se nella società c'erano delle sensazioni diverse...perché Draghi sosteneva l'Ucraina e ora c'è un governo diverso...e c'era chi divulgava informazioni che questo governo sarebbe stato più filorusso. Invece al giorno d'oggi vedo Giorgia filoitaliana e questa è la cosa più importante: che è proitaliana e sostiene l'Ucraina. E sostiene i valori comuni. Oggi è così. L'aspetto in Ucraina in visita ufficiale. Si, è vero, lei verrà presto. Non posso comunicare la data, ma presto".
Poi Zelensky la spara: "Se non fermiamo Putin, altro che Unione Europea. Ci sarà la Terza Guerra Mondiale, perché quando invaderà la Polonia, gli Stati Baltici, nessuno riuscirà a fare nulla, bensì tutti entreranno in guerra. Anche l'Italia, la Francia, gli Stati Uniti, l'Inghilterra, tutti gli stati membri della Nato saranno costretti a entrare in guerra per dimostrare che la Nato esiste davvero",
Nonostante le parole di fuoco contro l'omonimo russo, per il premier ucraino Putin non utilizzerà le armi atomiche: "Ritengo non sia vantaggioso per loro", piuttosto Putin "sta cercando una via d'uscita da questa guerra, che è stata un errore. E le armi nucleari non sono una via d'uscita". L'eventuale uscita di scena di Putin però non porterà ad un leader più "feroce", dice Zelensky. "Difficile da immaginare".
Le prospettive dell'Ucraina non sono così lontane come sembrano. O almeno, così è ascoltando Zelensky: "Abbiamo la chance, perlomeno stiamo facendo tutto per accelerare l'ingresso. Noi condividiamo i valori comuni, ma noi paghiamo il prezzo più alto, e tutti lo vedono. Inoltre continuiamo a svilupparci, dimostriamo che il nostro esercito è forte che è anche molto importante per la solidità dell'Unione Europea. Inoltre, nonostante la guerra, per quello che ci è possibile, portiamo avanti le riforme nel nostro Stato", ha sottolineato.
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