26 Ottobre 2020
Pierfrancesco Favino (fonte foto Lapresse)
Gli attori italiani 'spengono' Instagram per protestare contro il nuovo Dpcm: in molti chiedono che i lavoratori dello spettacolo vengano tutelati e messi in condizione di lavorare. Ecco il loro messaggio di protesta e le richieste dirette al governo.
Il mondo della cultura si mobilita contro la chiusura dei cinema e dei teatri, prevista dal nuovo Dpcm e vigore da oggi, lunedì 26 ottobre, fino al 24 novembre 2020. Un messaggio forte e chiaro quello inviato da Unita, l'associazione nazionale di interpreti dell’audiovisivo, teatro e spettacoli dal vivo, che sul suo profilo Instagram scrive: "Non siamo tempo libero. Siamo lavoro e molto di più. Non condividiamo le decisioni prese su cinema e teatri, e non da oggi. Come intendete sostenere i lavoratori? Perché non ci ascoltate, rispondendo alla nostra richiesta di un incontro?
Sono in molti ad aderire all'iniziativa: da Pierfrancesco Favino a Stefano Accorsi, da Caterina Guzzanti a Vittoria Puccini, da Carolina Crescentini a Claudia Gerini.
L'appello ad aiutare il mondo della cultura e dello spettacolo è rivolto al governo: vengono chiamati in causa il ministro della Cultura Franceschini, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In seguito alla decisione di chiudere cinema e teatri, molti attori italiani protestano. Le richiesta dell'associazione Unita - che ha come presidente Vittoria Puccini - sono chiare:
Intanto, Favino e Accorsi accompagnano la protesta con una famosa frase del direttore d’orchestra Claudio Abbado: “La cultura è un bene comune primario come l'acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti”.
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