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Stati Generali M5s, Conte: 'È giusto cambiare idea se serve a migliorare'. Ma Di Battista non ci sta e attacca

15 Novembre 2020

Stati Generali M5s, Conte: 'È giusto cambiare idea se serve a migliorare'. Ma Di Battista non ci sta e attacca

Il premier Giuseppe Conte è intervenuto agli Stati Generali del M5s: "Nella vita politica ci si imbatte spesso nel dilemma tra coerenza delle proprie idee e possibilità di cambiare opinione. E' un dilemma mal posto. La coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiarle le idee, quando ti accorgi che queste sono migliori di quelle che avevamo. Se la coerenza delle stesse idee fa male al Paese si ha l'obbligo morale di cambiarle. La prova del nove è spiegare perché il cambiare idea è una cosa giusta".

Prima di lui era stato  il capo politico del Movimento 5 stelle Vito Crimi ad aprire, dalle 15.30 in diretta Facebook, l'assemblea plenaria nel giorno conclusivo degli Stati generali del Movimento. Poi gli interventi di Giuseppe Conte e del capo delegazione al governo dei 5S, Alfonso Bonafede.

"Siete una comunità che undici anni fa si è messa in gioco, si è offerta di dare il proprio contributo al Paese - ha continuato Giuseppe Conte - Siete una comunità tosta, che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato. Nella sfida al Covid la presenza del M5S offre un contributo importante anche per una più efficace protezione sociale. Gli Stati Generali sono un momento importante, confrontatevi apertamente, anche in modo vivace. E' comprensibile che le varie sensibilità al vostro interno possono esprimere posizioni diverse, ma queste sono una ricchezza" precisa il premier. "Non bisogna mai perdere il contatto con la gente, non come entità astratta, ma come persone in carne e ossa", aggiunge. "Siete nati da un'intuizione, avete attuato un progetto che molti ritenevano visionario, finanche velleitario, è invece avete rappresentato la più importante novità della vita politica di questi anni". afferma Conte. Non manca un riferimento al fondatore del Movimento: "E' un rammarico non aver mai conosciuto Gianroberto Casaleggio. Con Grillo invece ci sentiamo spesso, rimane la mente più giovane e curiosa del Movimento".

Stati Generali M5s: Di Battista non ci sta

"Non sono stato considerato quando (prima privatamente e poi pubblicamente) mi scagliai contro le nomine nelle grandi aziende di Stato di personaggi imputati per reati gravissimi. Mi venne solo garantito che in caso di condanna sarebbero stati rimossi. Ebbene Profumo sta ancora lì. Oggi mi viene chiesto a gran voce di entrare in un organo collegiale che non è stato ancora votato dagli iscritti. Perché? Perché forse le nostre idee non sono così minoritarie come qualcuno vorrebbe far credere". Lo scrive su Fb Alessandro Di Battista. "E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto. Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire "dissidenti" coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione", attacca.

"Negli ultimi mesi per le mie posizioni - evidentemente dissimili da quelle assunte da parte del "gruppo dirigente" - sono stato definito eretico, dissidente. Hanno scritto che le mie idee erano minoritarie, che mi trovavo all'angolo, non considerato. Leggo di fantomatici piani per isolarmi (tra l'altro mai smentiti) perché rappresenterei una minaccia. Ho solo chiesto il rispetto assoluto per quel 33% conquistato con l'impegno ed il sudore di migliaia di attivisti (anche del mio che feci campagna elettorale da non candidato) e un atteggiamento intransigente nei confronti dei soliti boiardi di Stato che sembrano intoccabili. Risultato? E' stato detto, scritto e lasciato trapelare che fossi contro Conte, nostalgico di Salvini (proprio io che lo attaccavo - quasi in solitudine - quando era potente e prima che si dimostrasse un politico dozzinale qual è) e che volessi minare il governo. Tutto questo solo perché cercavo di rafforzare il Movimento difendendo i successi e ammettendo gli errori", attacca l'ex deputato del Movimento, tra i 30 relatori della sessione pomeridiana degli Stati Generali.

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