No di Sinner alla Coppa Davis, “dai troppi tornei in un anno, alla gestione delle energie”, al suo posto a Bologna Matteo Berrettini

La rinuncia di Sinner era nell’aria. Il campione altoatesino, reduce da una stagione piena di impegni, ha scelto di gestire le proprie energie in vista di un finale d’anno densissimo. Nel giro di poche settimane sarà impegnato all’ATP 500 di Vienna, al Masters 1000 di Parigi-Bercy e soprattutto alle ATP Finals di Torino, dove difenderà il titolo e i 1500 punti conquistati nel 2024

Jannik Sinner dice no alla Coppa Davis. Il numero 2 del mondo non sarà tra i convocati per la Final Eight di Bologna: l’ipotesi è che sia una scelta dettata datroppi tornei in un annoe dalla necessità digestire al meglio le energie” in vista del finale di stagione. Il 24enne di Sesto Pusteria, reduce da un 2025 estenuante e ricco di trionfi, ha preferito prendersi una pausa per evitare rischi fisici e arrivare al massimo alle ATP Finals di Torino e agli Australian Open 2026. Al suo posto, il capitano Filippo Volandri ha chiamato Matteo Berrettini, che guiderà il gruppo azzurro insieme a Lorenzo Musetti nella caccia al terzo trionfo consecutivo in Coppa Davis dopo quelli del 2023 e 2024.

No di Sinner alla Coppa Davis, “dai troppi tornei in un anno, alla gestione delle energie”, al suo posto a Bologna Matteo Berrettini

La rinuncia di Sinner era nell’aria. Il campione altoatesino, reduce da una stagione piena di impegni, ha scelto di gestire le proprie energie in vista di un finale d’anno densissimo. Nel giro di poche settimane sarà impegnato all’ATP 500 di Vienna, al Masters 1000 di Parigi-Bercy e soprattutto alle ATP Finals di Torino, dove difenderà il titolo e i 1500 punti conquistati nel 2024. Un calendario che lascia poco spazio ad altri impegni, tanto più a una manifestazione come la Coppa Davis, che non influisce sul ranking ATP e che comporta ulteriori viaggi e stress fisico.

Sinner, dopo il trionfo agli Australian Open di gennaio, ha vissuto un’annata intensa e complessa. I 3 mesi di stop per la squalifica legata al caso Clostebol non sono stati un periodo di inattività, ma di duro allenamento lontano dalle competizioni ufficiali. Il suo rientro è stato folgorante, con tre finali Slam consecutive – Roland Garros, Wimbledon e US Open – e un tour asiatico massacrante tra Pechino, Shanghai e Cincinnati. Una sequenza di impegni che ha inevitabilmente prosciugato le energie fisiche e mentali del fuoriclasse azzurro.

In un momento cruciale della stagione, Sinner preferisce preservarsi per le ATP Finals, vero obiettivo di questo finale d’anno, e iniziare poi una preparazione mirata verso gli Australian Open 2026. Partecipare alla Davis significherebbe affrontare un ulteriore sforzo, con il rischio di compromettere la condizione fisica o, peggio, di incorrere in un infortunio. Una possibilità che, alla luce del suo status e dei suoi obiettivi, non può permettersi.

Non va trascurato nemmeno l’aspetto umano. Jannik ha trascorso gran parte del 2025 tra Europa, America e Asia, con pochissimo tempo per tornare nella sua Sesto Pusteria e stare con i propri cari. Dopo mesi di viaggi e impegni serrati, anche il bisogno di ritagliarsi qualche giorno di vita privata potrebbe aver pesato sulla sua decisione.

Sul fronte azzurro, il capitano Filippo Volandri ha preferito concentrarsi sul gruppo e sulla solidità della squadra: “Con i nostri ragazzi azzurri abbiamo costruito i successi del recente passato sullo spirito di squadra e sulla fiducia reciproca. Una fiducia che si basa sul lavoro e sulla disponibilità costante di ognuno di loro verso gli altri. Per questo siamo convinti che il gruppo si ritroverà a Bologna con una motivazione ancora più forte verso il raggiungimento di un obiettivo storico da regalare al collettivo e ai nostri tifosi. Dovremo superare avversari insidiosi a partire dall'Austria, ma ho la fortuna di poter contare su un'ampia rosa di giocatori che ci permetterà di affrontare l’impegno con la massima convinzione – ha spiegato Volandri –. Jannik Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra. Nel frattempo, posso contare su un gruppo pronto a lottare e a dare tutto per la maglia azzurra; a Bologna sarà ancora una volta un'entusiasmante avventura, conosco il valore di questi ragazzi e sono sicuro che il futuro ci regalerà nuove grandi soddisfazioni”.

Sulla stessa linea anche il presidente federale Angelo Binaghi, che ha espresso rammarico ma anche comprensione per la scelta di Sinner: “Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano. La Coppa Davis rappresenta per lui – e per tutti noi – un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre. Allo stesso tempo, voglio sottolineare la grande fiducia che riponiamo nel gruppo guidato da Filippo Volandri: una squadra solida, unita, capace di trasformare ogni difficoltà in un’ulteriore spinta. I nostri ragazzi hanno già dimostrato di poter raggiungere traguardi straordinari insieme, e sono convinto che anche questa volta sapranno onorare al meglio i colori dell’Italia”.