08 Ottobre 2025
Gattuso Fonte: X @Azzurri
Martedì 14 ottobre l’Italia scenderà in campo a Udine per affrontare Israele, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio 2026. Una sfida che arriva a soli 3 giorni dal precedente impegno contro l’Estonia, programmato per sabato 11 ottobre, e che sta già catalizzando l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori per le polemiche sul fatto che Israele debba essere esclusa da Uefa e Fifa. “Dirò solo di lavorare bene e cercare di non farsi influenzare. Non si respira una bella aria, penso alla gara di Udine con Israele, ci sono tante pressioni, bisogne farci trovare pronti. Ma la partita si deve giocare”, ha dichiarato Gennaro Gattuso, commissario tecnico della Nazionale, a poche ore dall’inizio del raduno.
L’allenatore ha voluto sottolineare le difficoltà dell’ambiente che circonda la partita: “E' un dato di fatto che a Udine ci sarà poca gente - ha proseguito Gattuso - La capisco e comprendo la preoccupazione. Dico che mi fa male al cuore vedere quanto sta accadendo però noi questa partita dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0 a tavolino. Non possiamo dire che l'ambiente è sereno, dentro lo stadio ci saranno 5000 persone e fuori 10000”. Un quadro chiaro delle tensioni che circondano la Nazionale, ma anche dell’obbligo di affrontare comunque la competizione senza rinunce.
Intanto il raduno degli azzurri è iniziato nella tarda serata di ieri, mentre oggi si svolgerà il primo allenamento ufficiale in vista della partita di martedì. Gattuso ha ribadito l’importanza di mantenere alta la motivazione: “Visto che dobbiamo e vogliamo andare al Mondiale servirebbe un clima di maggiore entusiasmo”.
Parallelamente alla preparazione tecnica, la Federazione Italiana Giuoco Calcio è al lavoro per iniziative di carattere solidale, come il contributo alla Uefa Foundations for Children, a dimostrazione di un impegno che va oltre il campo. Per quanto riguarda la vendita dei biglietti, al momento ne sono stati venduti circa 4000, un dato che conferma le preoccupazioni espresse dal ct sul basso afflusso di pubblico.
La sfida di Udine rappresenta dunque un banco di prova non solo sportivo ma anche emotivo per la Nazionale, chiamata a trovare concentrazione e compattezza in un contesto non ideale, con l’obiettivo di proseguire il percorso di qualificazione verso i Mondiali 2026 senza ulteriori complicazioni.
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