09 Agosto 2024
Noah Lyles, medaglia d'oro alla 100m maschile di Parigi 2024 e bronzo nella 200m maschile
Il velocista statunitense Noah Lyles, campione olimpico dei 100 metri piani a Parigi 2024, campione mondiale dei 100 e 200 metri tra Budapest 2023, Oregon 2022 e Doha 2019, ieri giovedì 8 agosto è stato protagonista dello spiacevole finale della 200 metri dei Giochi olimpici di quest’anno, accusando un malore improvviso e accasciandosi sulla pista al termine della gara, non prima di aver comunque tagliato il traguardo e portato a casa la medaglia di bronzo con un tempo di 19,70 secondi. Il velocista è stato prontamente sottoposto ai controlli e al soccorso immediato del personale medico in attesa a bordo pista, per poi abbandonare il tracciato spinto su una sedia a rotelle. Al secondo posto, per l’argento olimpico il connazionale Kenneth Bednarek con un tempo di 19,62 secondi e in cima al podio il botswano Letsile Tebogo con un tempo di 19,46 secondi. Subito dopo essersi ripreso, lo statunitense Lyles ha confidato ai giornalisti che era risultato positivo al Covid già dalla giornata di martedì 6 agosto e che al termine della gara ha manifestato "leggero stordimento" e "mancanza di fiato".
Tutto il pubblico si aspettava di vedere Lyles replicare le gesta del suo predecessore e connazionale Carl Lewis, il primo americano a vincere entrambe la 100 e 200 metri nella stessa edizione dei Giochi Olimpici, nel 1984. Invece Noah si è dovuto accontentare (per modo di dire) del bronzo, viste le sue condizioni di salute. Dopo aver vinto la medaglia d’oro nella 100m alle Olimpiadi di Parigi il 4 di agosto scorso, il campione a stelle e strisce è risultato positivo al test di rilevamento del virus Covid-19 già martedì, ma aveva deciso di parlare del suo stato di salute solo all’interno di una cerchia di ristretti, includendo in essa i parenti, l’allenatore, il personale medico e il suo terapista personale. La scelta è stata chiarita ieri nell’intervista successiva alla gara, quando Lyles aveva dichiarato: "Stavamo cercando di tenerlo il più confidenziale possibile", ha detto ai giornalisti mentre indossava una mascherina di tipo FFP2, proseguendo "non vorresti mai rivelare ai tuoi avversari che sei malato, perché dovresti dare loro un vantaggio su di te?". La federazione americana di atletica leggera, la USA Track & Field, ha riferito alla NBC News che Lyles ha scelto di competere "dopo un’approfondita valutazione medica". Proseguendo, l’ente sportivo ha dichiarato: "rispettiamo la sua decisione e continueremo a monitorare attentamente le sue condizioni. Come organizzazione, aderiamo rigorosamente a tutte le linee guida per prevenire la diffusione della malattia tra i membri del team, salvaguardando la loro salute e le loro prestazioni".
Lyles è vaccinato ed ha preso precauzioni per proteggere gli altri, incluso l’uso della mascherina prima e dopo la gara. Non manifestava nessun sintomo visibilmente debilitante all’inizio della competizione, essendo asintomatico e da quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se l’evento potesse essere collegato al vaccino Covid, anche alla luce delle numerose morti improvvise tra giovani individui considerati in buona salute e atleti: un dato che sta emergendo sempre più dagli ultimi studi sulle conseguenze potenzialmente indotte dall’inoculazione del siero, ma al momento non risultano correlazioni in merito alla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse e l’episodio in questione.
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