13 Marzo 2024
FONTE: Lapresse
Una giornata più nera che rossa quella di ieri per tutto il mondo Milan, dalla società alla tifoseria che quasi angosciata si chiedeva: che succede adesso? La risposta non è né semplice né tantomeno immediata, in quanto si è solamente all'inizio di una storia che ha davanti a se parecchia strada da percorrere, tra giustizia sportiva e ordinaria, e quindi certezze zero. Si può solo procedere per ipotesi come per esempio che le conseguenze dell'inchiesta della Procura di Milano rischiano di essere molto pesanti per Gazidis e Furlani, ex a.d. il primo, attuale il secondo. Entrambi sono accusati di "ostacolo all’esercizio delle funzioni pubbliche dell’autorità di vigilanza", cioè - come riportato anche nel decreto di perquisizione firmato dai sostituti Cavalleri e Polizzi - la Figc. Il primo passo della Procura federale sarà quello dell'apertura di un fascicolo e chiederà subito di ottenere gli atti da Milano, così da stabilire se ci siano gli estremi per procedere. Vediamo ora le possibili contestazioni e le conseguenti sanzioni che i rossoneri rischiano di subire.
In campionato la "pena" minore in quanto, nel caso specifico, verrebbe violato l'articolo 32 comma 5 del Codice di giustizia sportiva, per alterazione alterazione di informazioni sulla proprietà da parte del club con "la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc". Tante le sanzioni possibili, che vanno dall’ammenda ai punti di penalizzazione in classifica. A questo ramo potrebbe essere affiancato o contestato in alternativa l’articolo 31 comma 1 sulle violazioni in materia gestionale ed economica: "Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze Uefa e Figc, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali".
Anche in questo caso le sanzioni vanno dalla multa alla penalizzazione. Ma non finisce qui in quanto il procuratore capo Giuseppe Chinè, una volta studiate con attenzione e cura tutte le carte acquisite dalla Procura milanese, potrebbe anche inserire tra le contestazione anche l’articolo 4, quello che obbliga anche società e dirigenti a osservare "i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva", mentre nel caso Milan può essere applicato anche l’articolo 6 con la responsabilità diretta dal momento che si parla di due amministratori delegati: gli effetti sulle sanzioni potrebbero essere dunque molto più pesanti. Direttamente collegato all’eventuale illecito in questione è anche l’articolo 20 bis delle Noif, che regola le "Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico". E qui entra in gioco il ruolo di controllo della Co.A.P.S. - Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie, deputato a verificare i requisiti dei nuovi acquirenti. Le sanzioni per un’alterazione di questo tipo di documentazione si rifanno espressamente al già citato articolo 32 del Codice di giustizia sportiva: i commi dal bis all’octies in base a come si declina la violazione definiscono il numero di punti di penalizzazione da assegnare che tra l’altro possono essere anche cumulabili. In definitiva secondo gli inquirenti il passaggio di consegne da Elliott alla Redbird di Gerry Cardinale non sarebbe mai avvenuto, o comunque il Fondo è sempre parte integrante della società. La strada è lunga, bisogna solo attendere.
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