14 Dicembre 2025
Tiziana Rocca è attrice, produttrice e una delle figure più influenti nella promozione del cinema italiano a livello internazionale. Da anni lavora tra Italia e Stati Uniti, costruendo ponti culturali tra le due industrie. È ideatrice e organizzatrice del Filming Italy – Los Angeles, evento che valorizza talenti, opere e dialogo tra Hollywood e il cinema europeo, contribuendo alla diffusione della cultura audiovisiva italiana nel mondo. Soprattutto, è tra le poche personalità di rilievo che tiene a cuore il cinema indipendente, ed è di questo che siamo andati a parlare.
In che modo i festival possono rappresentare una piattaforma decisiva per dare visibilità al cinema indipendente, spesso penalizzato dalla distribuzione tradizionale?
"I festival rappresentano sempre più spesso la prima vera occasione di visibilità per il cinema indipendente, un settore che fatica a emergere nei circuiti tradizionali. Nel caso del Filming Italy Los Angeles, ad esempio, siamo stati in grado di creare una piattaforma internazionale capace di mettere in dialogo autori, attori e registi italiani con l’industria statunitense. In un panorama dominato da prodotti ad alto budget e da logiche commerciali rigide, un festival offre la possibilità di mostrare opere che altrimenti rischierebbero di rimanere confinate ai margini, garantendo loro uno spazio di attenzione e di confronto critico che raramente trovano altrove".
Secondo te, quali sono oggi le principali difficoltà che i registi e i produttori indipendenti incontrano nel trovare sbocchi commerciali o mediatici, e come un festival può contribuire a superarle?
"Le difficoltà per chi lavora nel cinema indipendente restano numerose: fondi limitati, poca promozione, scarse occasioni di distribuzione e una visibilità internazionale non sempre semplice da conquistare. Proprio su questo fronte il festival di Los Angeles ha svolto un ruolo concreto: la rassegna ha aiutato registi e autori a trovare una distribuzione internazionale e a valorizzare il proprio lavoro in un contesto professionale di grande prestigio, come quello dei Directors Guild of America. Mettere un film nelle condizioni di essere visto dalle persone giuste può fare la differenza, e il festival lavora esattamente in questa direzione".
Quanto contano networking, incontri industry e panel professionali all’interno di un festival per favorire la crescita e la sostenibilità del cinema indipendente? "L’importanza del networking, degli incontri industry e dei panel professionali è un altro tassello decisivo. Nei festival le relazioni non sono un accessorio, ma una risorsa primaria. Collaborazioni, coproduzioni, accesso a piattaforme e produttori: tutto nasce da un confronto diretto che il cinema indipendente, spesso isolato e privo di occasioni di contatto, fatica ad avere. Nel nostro festival il dialogo con attori internazionali, produttori di lunga esperienza e figure chiave dell’industria crea un terreno fertile che può trasformarsi in opportunità reali".
Credi che il pubblico dei festival sia più disposto a scoprire nuovi linguaggi e nuovi autori, e in che modo questo atteggiamento può tradursi in un reale sostegno alla filiera indipendente?
"Il pubblico dei festival gioca un ruolo importante. Si tratta di spettatori più curiosi, più inclini a scoprire nuovi linguaggi e nuovi autori, meno condizionati dalle dinamiche commerciali. Questo atteggiamento si traduce in un sostegno concreto alla filiera indipendente: il passaparola, l’attenzione mediatica, la capacità di far emergere un’opera attraverso l’interesse e la discussione. È un pubblico che legittima la sperimentazione e la diversità estetica e contribuisce a costruire un ecosistema culturale che dà forza e continuità a un settore fragile ma creativo come quello indipendente. In questo senso, festival come il Filming Italy Los Angeles diventano non solo una vetrina, ma un vero motore di crescita. Quest’anno apriremo l’11 febbraio, e il 12 ci sarà l’assegnazione della stella sulla Walk of Fame di Hollywood – promossa e ottenuta dal Filming Italy Los Angeles – all’attore Franco Nero. È un risultato importante, dopo le stelle assegnate a Gina Lollobrigida e Giancarlo Giannini.
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