20 Novembre 2025
Non so voi, ma io quando vedo un nuovo video del Boomer milanese, smetto tutto. È come un appuntamento fisso con quel parente che ti fa ridere senza volerlo, ma che sotto sotto ha ragione. Gabriele Celia, il creatore dietro il personaggio, ha trovato la formula perfetta: un mix di saggezza da bar, nostalgia meneghina e battute che sembrano uscite da una riunione
condominiale.
Il Boomer milanese è il bauscia della porta accanto. Uno che ha vissuto gli anni d’oro di Milano, che crede nel lavoro duro, nel “fare le cose per bene” e che ha un’opinione su tutto. Ma lo fa con uno stile che ti strappa il sorriso anche quando parla di parcheggi, figli, o del caffè “come si faceva una volta”.
E ora, udite udite: è stato candidato all’Ambrogino d’Oro. Sì, proprio lui. Il premio civico più ambito di Milano, quello che di solito va a scienziati, benefattori e… bauscia digitali. Incredibile? Forse. Meritato? Assolutamente sì. Perché dietro ogni sketch c’è affetto, c’è cultura, c’è Milano.
Io lo ammiro perché riesce a prendere in giro una generazione senza mai essere cattivo. Anzi, c’è tenerezza in ogni video. E forse è per questo che funziona: perché dietro ogni battuta c’è un pezzo di verità. E dietro ogni verità, c’è un padre, uno zio, un vicino di casa che abbiamo tutti.
Nico Combattelli Popoli (Pe)
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