20 Settembre 2025
Roberto Inciocchi
Nel silenzio ovattato di settembre, con i palinsesti appena ripartiti e i ritmi ancora da rodare, Agorà mette a segno il suo primo colpo. Cinque a zero, netto, contro Omnibus. Una settimana di programmazione, una settimana di vittorie. Per Rai3, è un segnale forte. Ma per la Rai tutta è qualcosa di più: la conferma che la scelta di affidare la conduzione a Roberto Inciocchi si è rivelata vincente.
Il dato è inequivocabile: Agorà ha battuto Omnibus tutti e cinque i giorni di questa settimana. Giovedì e venerdì ha superato il 5% di share, cifra importante per quella fascia oraria. Il tutto senza ancora il traino di Buongiorno Regione, il notiziario delle Tgr che tradizionalmente alza la curva di ascolto nella prima parte della mattinata. Il ritorno è previsto lunedì, ma già ora i risultati parlano chiaro.
A colpire è anche la coincidenza temporale: si è trattato della prima settimana di conduzione contemporanea tra Inciocchi, su Rai3, e Gerardo Greco su La7, approdato da pochi giorni alla guida di Omnibus. Due professionisti solidi, due volti noti dell’informazione, con stili diversi ma esperienze parallele. Eppure il confronto, pende tutto da una parte.
Inciocchi, sobrio e competente ha riportato Agorà verso un registro più asciutto e più credibile. Nessuna rincorsa al talk urlato, ma una selezione rigorosa di ospiti, argomenti e linguaggio. La redazione ha cambiato passo: meno plastica, più contenuti.
Greco, al debutto su Omnibus, ha trovato invece un format già molto rodato, ma forse proprio per questo più difficile da rinnovare.
Ai piani alti di Saxa Rubra c’è soddisfazione. Perché la battaglia del mattino non è mai solo televisiva. È anche culturale e politica. Nella fascia in cui si costruisce il frame della giornata – quella tra le 8 e le 10 – si gioca una partita silenziosa ma strategica.
Gli ottimi ascolti di Agorà sono un segnale che a Viale Mazzini viene letto anche in chiave di posizionamento dell’intera offerta di Rai3, che punta a recuperare autorevolezza e centralità.
La settimana che si apre sarà un nuovo banco di prova.
Ma la strada è segnata: il mattino ha ricominciato a parlare Rai.
E stavolta, non sottovoce.
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