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Rai, il servizio pubblico si rafforza con nuove assunzioni: una vittoria per l'Ad Giampaolo Rossi

L’accordo per l’assunzione di 127 giornalisti precari, siglato con Usigrai e Unirai, rappresenta non solo una risposta a una necessità urgente, ma anche un segnale forte di responsabilità aziendale e visione strategica

26 Giugno 2025

Giampaolo Rossi, chi è il nuovo ad Rai già membro del CdA dal 2018 al 2021 in quota FdI, ex giornalista ed Advisor presso la Fondazione Ania

Giampaolo Rossi (fonte LaPresse)

Con il voto favorevole dell’assemblea dei Cdr e l’attesa approvazione formale oggi in Consiglio di Amministrazione, la Rai compie un passo decisivo verso la stabilizzazione del lavoro giornalistico, confermando il proprio impegno per una riforma strutturale dell’informazione pubblica. L’accordo per l’assunzione di 127 giornalisti precari, siglato con Usigrai e Unirai, rappresenta non solo una risposta a una necessità urgente, ma anche un segnale forte di responsabilità aziendale e visione strategica.

Una vittoria dell’Ad Giampaolo Rossi che ha scelto di affrontare con pragmatismo e senso istituzionale il problema del precariato, aggravato negli ultimi anni da pensionamenti e uscite incentivate. Con questa intesa, che ha raccolto il 75% dei consensi tra i Comitati di redazione, si dà finalmente una risposta concreta a decine di professionisti che da anni contribuiscono con competenza alla qualità dell’informazione Rai, spesso senza garanzie adeguate.

In un contesto in cui il servizio pubblico è chiamato a rafforzare la propria credibilità e presenza sul territorio, l’investimento sul capitale umano diventa centrale. Le 127 assunzioni non sono solo un atto di giustizia nei confronti di chi ha già dimostrato sul campo il proprio valore, ma anche un’occasione per rinnovare e rafforzare il sistema editoriale della Rai, prima di tutto alla Tgr, sempre più leader di ascolti e fiore all’occhiello dell’azienda, per proseguire con i Tg nazionali fino al Giornale Radio e alla testata sportiva.

Ora l’attenzione si sposta sul prossimo passaggio in Cda, dove l’accordo riceverà il via libera formale. Un momento importante, che riconosce il lavoro svolto in modo condiviso tra azienda e rappresentanze sindacali, in un clima di dialogo e responsabilità.

L’auspicio, espresso anche da Usigrai e Unirai, è che a questa tappa significativa segua presto la presentazione del piano news annunciato, capace di delineare con chiarezza il futuro dell’informazione Rai, valorizzando le nuove professionalità e garantendo un servizio pubblico all’altezza delle sfide del nostro tempo.

In un’epoca di disinformazione e frammentazione mediatica, il rafforzamento dell’organico giornalistico Rai non è solo una questione interna, ma un messaggio forte al Paese: la Rai investe sulle persone per difendere il diritto dei cittadini a un’informazione libera, autorevole e pluralista.

Di Christopher Robin

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