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Platinette, secondo ictus per Mauro Coruzzi: "Sono rimasto per terra ore senza potermi muovere, ho fatto testamento"

Coruzzo ha avuto un altro ictus a febbraio: "Le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza"

10 Giugno 2025

Platinette, secondo ictus per Mauro Coruzzi: "Sono rimasto per terra ore senza potermi muovere, ho fatto testamento"

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha avuto un secondo ictus dopo quello che lo aveva colpito nel marzo del 2023. "Per ore sono rimasto per terra, senza potermi muovere", ha raccontato il giornalista, spiegando che a salvarlo è stata la sua colf: "Se non ci fosse stata lei, forse, oggi non sarei qui".

Secondo ictus per Mauro Coruzzi

"Le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza". Mauro Coruzzi ha rivelato di aver avuto un secondo ictus nel febbraio 2025 e di aver fatto testamento, visto il rischio corso. 

"Ho avuto il primo ictus, non riuscivo più a parlare; questa volta non riuscivo più a muovermi, però ero cosciente. Ricordo l’intervento dei medici, la corsa in ambulanza, l’arrivo in ospedale", ha raccontato il giornalista al settimanale DiPiù. Questo nuovo ictus è avvenuto a meno di due anni di distanza dal primo grave attacco ischemico, che il 14 marzo 2023 lo aveva costretto a un lungo ricovero e a un percorso faticoso di riabilitazione. Coruzzi non riusciva più a parlare fluentemente e ha recuperato l'uso della parola dopo diverso tempo.

"Prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima, ha aggiunto mostrandosi molto fiducioso.

Quando si è diffusa la notizia dell'ictus nel marzo 2023 e anche questa volta, sul web numerosi utenti hanno effettuato ricerche per capire se potesse esserci una correlazione tra la malattia e il vaccino Covid, alla luce degli ultimi studi che mostrano un significativo aumento delle patologie cardiovascolari anche acute, come infarti, ictus, trombosi etc. In molti hanno ricordato che Coruzzi, nel luglio del 2022, aveva rivelato di aver fatto quattro dosi di vaccino Covid, in un collegamento con Zona Bianca: "Ci ho messo cinque minuti a fare la quarta dose, sono entrato e uscito". 

Il primo ictus di Mauro Coruzzi e la perdita della parola

Platinette ha avuto il primo ictus il 14 marzo 2023. Coruzzi era a casa con un personal trainer e stava preparando uno spettacolo teatrale. "Quando era arrivato per lui il momento di andarsene, io non riuscivo a salutarlo. Avevo perso improvvisamente la parola, ma non la coscienza. Mi venne da ridere. Ma lui, che è un fisioterapista e ha dimestichezza con questi problemi, ha capito immediatamente cosa mi fosse capitato", aveva rivelato a Vanity Fair.

"Ho avuto la fortuna di avere accanto a me dei fisioterapisti che, nel momento in cui l’ictus stava avvenendo, hanno capito cosa stesse succedendo e hanno subito chiamato i soccorsi. Quello che vorrei dire è che è importantissimo intervenire subito".

Il percorso poi fu lungo e impegnativo e Coruzzi ha lo ha definito come un cammino a ritroso. "Un po' come fanno i bambini piccoli. Non pensi mai che il tuo destino sia tracciato in certi modi. Per uno come me, che ha cominciato a lavorare alla radio cinquant’anni fa a Parma, ritrovarsi a non saper parlare e non muoversi è stato difficile - aveva spiegato a Verissimo- . Mi sono detto: “Cosa faccio se non riesco a riprendermi?”. La comunicazione è sempre stata la mia vita, mi sono ritrovato perso, come un giocatore di calcio senza gambe. Il ricovero è stato lunghissimo, due mesi abbondanti, i primi giorni scrivevo e basta".

"La mia vita è stata un cumulo di vizi. In un anno sono ingrassato di 50 chili, ho mangiato spesso in modo compulsivo. Ero sicuramente più predisposto di altri, ma ripercorrendo le vicende che mi sono accadute prima dell’ictus, credo che lo stress abbia giocato un ruolo molto importante. Penso che sia fondamentale tenere sotto controllo la pressione, il peso, avere una vita sana. Io ho sempre cercato di fare bene nel mio lavoro, di dare il massimo".

MMauro Coruzzi, il testamento dopo l'ictus

Dopo il primo ictus, Coruzzi ha voluto fare testamento: "Non essendo credente, per me la morte è la fine di tutto: voglio essere cremato e, dopo il primo ictus, ho pure fatto testamento; perciò, da quel punto di vista è tutto sistemato".

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