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Sanremo 2025 | Le pagelle della prima serata: la top 5 dopo il voto della Sala Stampa

12 Febbraio 2025

Sanremo 2025

Il Festival di Sanremo 2025 ha preso il via. La 75esima edizione del Festival della Canzone Italiana sbarca al Teatro Ariston tra grandi aspettative e attesissimi. L'11 febbraio al Teatro Ariston è andata in onda una prima serata ricca di emozioni e musica con la conduzione affidata a Carlo Conti, affiancato da Antonella Clerici e Gerry Scotti. 

Sanremo 2025, la top 5 degli artisti in gara dopo la prima serata

Dopo la prima tornata di esibizioni è stata annunciata la top 5 (non in ordine di posizione) degli artisti che hanno ottenuto più voti dalla Giuria della Sala Stampa, composta da giornalisti della carta stampata, Tv e web tra cui anche Il Giornale d'Italia.

Ecco chi sono gli artisti nella top 5 e il voto che Il Giornale d'Italia ha assegnato.

Giorgia – "Senza confini" - VOTO 10

Giorgia incanta (è forse una novità?) con "Senza confini", mettendo in mostra la sua straordinaria estensione vocale e la profondità interpretativa che la contraddistinguono. Eccellenza italiana e icona musicale, emoziona e tiene il palco con una facilità disarmante. Regina indiscussa del Festival.

Achille Lauro – "Baciami per sempre" – VOTO 9

Achille Lauro, tra i più attesi di questa 75esima edizione del Festival ha stupito con "Baciami per sempre", una performance teatrale e audace che ha confermato la sua propensione a spingersi oltre i confini convenzionali della musica italiana. Una canzone con richiami musicali al passato, teatrale e scenografica dove tutto sembra stare perfettamente al suo posto. Un Achille Lauro che conferma di essere uno degli artisti più forti del momento.

Lucio Corsi – “Volevo essere un duro” – 9

Con Achille Lauro si gioca il ruolo di trasformista sul palco dell’Ariston. Ma non è solo forma quello che appare, il contenuto è forte. Lucio  Corsi arriva alla sua prima partecipazione a Sanremo con le idee chiare e una canzone che lo rappresenta al 100%. Interessante scoperta e grande rivelazione, il giovane artista ha molto da raccontare.

Brunori Sas – “L’Albero delle noci” – VOTO 8

Prima partecipazione al Festival con un brano assolutamente positivo. Testo ben scritto e il Brunori Sas all’ennesima potenza esce fuori con un’esibizione che forse ti aspetti, ma che convince. Deve piacere, ma  anche se non piace è ineccepibile la sua bravura.

Simone Cristicchi – "Quando sarai piccola" – VOTO 7

Simone Cristicchi con "Quando sarai piccola" ci porta in un viaggio. Quello di un figlio e l’amore per la propria madre: una canzone toccante che come sempre è cucita addosso all’artista. Performance come ti aspetti, senza sbavature. Bravo.

Sanremo 2025, le pagelle degli altri artisti dopo la prima serata

Gaia – "Chiamo io chiami tu" – VOTO 5

Gaia, regina indiscussa delle hit estive regala un altro (molto probabile) successo che ci accompagnerà nei mesi più caldi dell’anno. La performance, forse perché la prima della serata ad esibirsi, appare un po’ impostata. La canzone non decolla anche se la sentiremo presto in tutte le radio.

Francesco Gabbani – "Viva la vita" – VOTO 4

Di anni dalla sua vittoria con Occidentali’s Karma nel 2017 ne sono passati. Gabbani, da veterano, torna a Sanremo portando una canzone che appare però zoppa in partenza. Rimane incatenata a sé stessa senza mai sfondare. La sua esibizione monocorde  

Francesco Gabbani sale sul palco con "Viva la vita", una canzone che riflette il suo stile distintivo, unendo testi profondi a melodie orecchiabili, ma anche se la sua esibizione è stata accolta con entusiasmo dal pubblico la performance non decolla.

Rkomi – "Il ritmo delle cose" – VOTO 7

Rkomi ha portato sul palco "Il ritmo delle cose", un brano che mescola sonorità urban ad un testo particolarmente introspettivo. Non il miglior outfit della serata ma la sua esibizione è un crescendo che acquisisce sempre più forza.

Nel complesso un brano che convince per le parole e per la performance.

Noemi – "Se t'innamori muori" – VOTO 6

Noemi non sbaglia ma non va oltre ciò che sa fare. Un’esibizione come te l’aspetti. Peccato perché con una voce così l’asticella si può alzare (e di parecchio!).

Con "Se t'innamori muori", in scena una performance intensa ma la potente vocalità rimane strozzata.

Irama – "Lentamente" – VOTO 5

Irama, un altro dei veterani di Sanremo, ha presentato "Lentamente". Nulla però in confronto a La Genesi del tuo colore (2021), Ovunque Sarai (2022), e Tu no (2024). Una delle performance meno esaltanti dell’artista originario di Carrara da cui, forse, ci si poteva aspettare di più.

Coma_Cose – "Cuoricini" – VOTO 7

Il duo Coma_Cose porta sul palco dell’Ariston "Cuoricini", un brano dove la canzone (che entra in testa fin dalle prime note del ritornello) si unisce perfettamente ad un’esibizione che mostra la chimica sul palco della coppia.

Sonorità, parole e performance si intrecciano in un equilibrio che li rende sempre e comunque unici.

Marcella Bella – "Pelle diamante" – VOTO 6

Marcella Bella torna sul palco dell'Ariston con "Pelle diamante", una canzone che mostra la sua versatilità e la potenza della sua voce inconfondibile. Il ritmo moderno della canzone tiene alto il coinvolgimento e lei sembra stare al gioco. Una bella performance anche se non esplode.

Achille Lauro – "Baciami per sempre" – VOTO 9

Achille Lauro, tra i più attesi di questa 75esima edizione del Festival ha stupito con "Baciami per sempre", una performance teatrale e audace che ha confermato la sua propensione a spingersi oltre i confini convenzionali della musica italiana. Una canzone con richiami musicali al passato, teatrale e scenografica dove tutto sembra stare perfettamente al suo posto. Un Achille Lauro che conferma di essere uno degli artisti più forti del momento.

Willie Peyote – "Non è tutto oro" - 7

Willie Peyote ha portato "Non è tutto oro", eseguito con il suo stile unico e coinvolgente. La canzone ha un qualcosa di già sentito ma comunque efficace. Lui diverte e si diverte e il brano. Insomma non la classica canzone sanremese, ma di questi tempi le novità piacciono e lui convince.

Rose Villain – "Fiori d'acciaio" - 8

Rose Villain ha chiuso la serie delle prime dodici esibizioni con "Fiori d'acciaio", una canzone che dà spazio alla sua vocalità e al suo timbro particolare. Il ritornello forse andava rivisto, ma lei sul palco ci sa stare e la canzone si ascolta con piacere. Brava.

Olly – “Balorda Nostalgia” – 7

Tanto talento. Le note profonde della sua voce costruiscono una canzone intensa e ben scritta. Lui sul palco un po’ rigido ma il brano arriva con la sua intensità e la sua forza. Una delle scoperte più interessanti di questa edizione del Festival.

Elodie – “Dimenticarsi alle 7” – 6

Animale da palcoscenico Elodie, anche se la sua canzone non decolla. Lei però sul palco incanta con eleganza, fascino e quel pizzico di irriverenza. Il brano, cantato bene, appare qualcosa di già sentito e fatica a trovare una sua identità. Nel complesso una performance positiva che non va oltre la sufficienza.

Shablo feat. Guè, Joshua & Tormento – “La Mia Parola” – 8

Sonorità anni 2000 prendono il sopravvento in una canzone che rimane in testa fin dall’inizio. Old school verrebbe da pensare e da dire. Il brano unisce sonorità elettroniche ad un rap d’altri tempi che però fa la sua più che ottima figura sul palco dell’Ariston. La performance dei quattro si gioca sugli equilibri e ne esce un prodotto musicale che ci rimarrà in testa per parecchio tempo.

Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore” – 6

Sanremo e Massimo Ranieri sono una parola sola. Il brano è dei più classici e rappresenta un Festival d’altri tempi. Un’esibizione oggi forse un po’ troppo fuori contesto, però indubbiamente per gli amanti della tradizione è un’esibizione obbligatoria. Sufficiente.

Tony Effe – “Damme na mano” – 4

Tony Effe porta un brano che poteva decisamente essere pensato e scritto meglio. Di musicale ha poco e manca emozione e trasporto. Una performance piatta che, visto il gossip degli ultimi mesi, ci si aspettava potesse fare più rumore. Non bastano i riferimenti a Roma a far innamorare della canzone, anche perchè la grande bellezza è altra cosa.

Serena Brancale – “Anema e core” – 4

Una canzone che non ha né capo né coda per quanto coraggiosa. Non basta un po’ di elettronica a rendere moderna una canzone e il risultato appare confuso e poco lineare. Peccato.

Modà – “Non ti dimentico” – 5

Una canzone dei Modà simile ad altre canzoni dei Modà. Li conosciamo e li identifichiamo, ma il già sentito a volte stroppia. Su un palco come Sanremo forse si poteva osare un po di più. La canzone è quello che ci si può aspettare grazie alla voce di Kekko, ma nulla di più.

Clara – “Febbre” – 6

Talentuosa, affascinante e una voce particolare che rapisce. Clara aveva già stupito la scorsa edizione e alla 75esima edizione del Festival di Sanremo prova a replicare il favore di pubblico ottenuto l’anno prima. L’esibizione ben gestita non spicca ma comunque è sufficiente. Brava.

Fedez – “Battito” – 7

Una delle performance più attese. “Battito” è un grido che esce fuori con convinzione. Fedez arriva a Sanremo circondato da polemiche e un gossip che ha creato aspettative. La canzone è buona e lui si esibisce lasciandosi trasportare, tenendo fuori le emozioni negative ma dedicandosi al pubblico e al contesto. Più che sufficiente.

Bresh – “La Tana del Granchio” – 5

Artista genovese da cui sicuramente ci si aspettava di più. Il brano è un po’ piatto e, per quanto lui sia bravo, forse non cucito perfettamente sul suo talento. Speriamo di ricrederci nelle prossime serate.

Sarah Toscano - 5

La più giovane di questa edizione. Solo 18 anni per lei. Una bella sfida che affronta con un po' di timore che non le regala una performance travolgente. Acerba ma dal grande potenziale. Si vedrà.

Joan Thiele – "Le parole che non ti ho detto" – VOTO 5

Una bella scoperta, unica cantautrice al Festival di Sanremo. Peccato però che la canzone è un mix non ben chiaro di generi che si trovano a convivere forse in modo troppo ristretto in una  canzone che avrebbe meritato forse un contesto diverso. Curiosi di vedere quanto bene potrà fare nelle prossime serate.

Rocco Hunt – “Mille Vote Ancora” – VOTO 7

Per la terza volta al Festival di Sanremo porta un brano sicuramente interessante. Lui canta bene e il testo rimane impresso.  “Mille Vote Ancora” brilla perché a farlo splendere è proprio Rocco Hunt. Carica, determinazione sul palco hanno la meglio e lui canta senza sbavature. Più che promosso.

Francesca Michielin – "Luce nel buio" – VOTO 6

Voce ineccepibile ma canzone che non decolla. Un già sentito che però si fa ascoltare e che la Michielin sa governare bene sul palco, nonostante la caduta dalle scale dell’Ariston durante le prove. Insomma ci aspettiamo di meglio.

The Kolors – "Anima ribelle" – VOTO 5

Profumo d’estate per una canzone che risuonerà in radio molto spesso. I The Kolors fanno i The Kolors ma con “Anima Ribelle” sembrano replicare il sound portato con Un Ragazzo Una Ragazza. Sarebbe bello vederli un po’ più fuori dalla loro comfort zone perché le qualità ci sono tutte.

 

 

 

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