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Sciopero 11 aprile 2024, Cgil in protesta per sicurezza sul lavoro, fisco e sanità: chi si ferma e dove

Basta stragi sul lavoro, è questa la tematica principale del prossimo sciopero indetto da Cgil e Uil per il prossimo 11 aprile, al centro della manifestazione anche la richiesta di un fisco più equo ed una sanità migliore. Si replica anche il 20 dello stesso mese

27 Marzo 2024

Sindacati nuovamente in piazza l'11 e 20 aprile, si chiede sicurezza sul lavoro e fisco più giusto

Fonte: Imagoeconomica

Passato marzo, tocca ad aprile. Ad inaugurare la nuova protesta ci pensano Cgil e Uil, che per giorno 11 aprile hanno indotto un'agitazione di 4 ore del settore privato, con varie manifestazioni territoriali. Si chiede in primis l'arresto delle morti sul lavoro, evento diventata vera e propria piaga. Gli edili di Fillea e Feneal si asterranno dal lavoro per 8 ore. Le due confederazioni hanno anche deciso una manifestazione a Roma il 20 aprile su fisco, sanità e sicurezza sul lavoro.

Sciopero generale, in piazza contro morti sul lavoro, fisco e per una giusta sanità

Per tentare di mettere un freno alle morti bianche le due confederazioni chiedono a governo e istituzioni di studiare un patto che riguardi la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un patto che deve inserirsi all’interno di una strategia nazionale di prevenzione e protezione dei lavoratori.

Cgil e UIL: "Aprile sia mese di cambiamento per il lavoro, previsti due scioperi generali"

“Finora i confronti con il governo sono stati finti – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della Leopolda – hanno già presentato un decreto che sta discutendo il Parlamento, ma che non è stato oggetto di un confronto preventivo e di una trattativa. Le nostre piattaforme presentate da un anno e mezzo non sono state oggetto di discussione. Finora trattative vere non ci sono state. C’è da cambiare radicalmente questo provvedimento”.

Landini ha sottolineato che “abbiamo bisogno che il mese di aprile dia un segno di cambiamento. Abbiamo bisogno di dare un segnale al Governo, alla politica e al Paese che il mondo del lavoro, che tiene in piedi il Paese, si è rotto le scatole”. Lo sciopero e la manifestazione a Roma sono “due appuntamenti fondamentali per dare l’idea che non chiniamo la testa e che vogliamo cambiare la situazione”, ha aggiunto non senza prima criticare la scelta della Cisl, comunque mai nominata, di non mobilitarsi con Cgil e Uil: “Se qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il governo mi dispiace molto per lui. Noi dobbiamo rispondere ai bisogni che le persone hanno e andremo avanti”. 

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