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Rai, nuovi conduttori in arrivo al Tg1 di Chiocci. Tutte le novità di "Radio Pionati". Palese (Unirai) fa il tifo per le giornaliste italiane. L'appello dei giornalisti precari. Report: chi non lo vuole nel palinsesto estivo? Ah non saperlo...

22 Marzo 2024

Rai, nuovi conduttori in arrivo al Tg1 di Chiocci. Tutte le novità di "Radio Pionati". Palese (Unirai) fa il tifo per le giornaliste italiane. L'appello dei giornalisti precari. Report: chi non lo vuo

Da lunedì 25 marzo novità al Tg1 per le conduzioni:

per i tg del Mattino: Di Poppa, Rizzo, Santilli, Capparelli

per le ore 13.30: Sarno, Cervelli, Bisti, Capponi

per le ore 16.55: Primerano, Scarpati, Barone e in via temporanea Nathania Zevi

per le ore 20: Zucchini, Chimenti, Cardinaletti, D’Aquino

per la Sera: Miele, Mondini, Lozito, Carfagna/Cuce

Sono stati tolti dalle conduzioni Roberto Chinzari e Francesca Grimaldi. A seguito delle loro nuove nomine, non saranno più impegnati nelle conduzioni Giacomo Segantini, Susanna Lemma e Isabella Romano.

Con decorrenza primo aprile arriveranno al Tg1, dal daytime, le colleghe Patrizia Scermino e Giovanna Savini.


Novità anche al Giornale Radio diretto da Francesco Pionati: Santucci (editing centro-sera-mezzanotte), Forletta (sport), Giraldi (ufficio centrale), Longo (cultura e spettacoli) e Malara (programmi) sono i nuovi caporedattori.

Se c'è un programma che a viale Mazzini funziona sempre, con eccellenti dati di ascolto in qualsiasi orario ed in qualsiasi giorno è Report di Sigfrido Ranucci. Ebbene, la domanda è la seguente: perchè qualcuno starebbe pensando di togliere le repliche di Report dal palinsesto estivo? Ah non saperlo...


“È stato un piacere partecipare alla presentazione di “Giornaliste italiane” e ritrovare tantissime colleghe Rai che insieme a tante altre hanno dato vita a questa realtà associativa che punta al superamento della disparità di genere in ambito professionale da una prospettiva nuova e interessante”. Lo afferma Francesco Palese, segretario del sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai. “I dati presentati oggi – aggiunge Palese - parlano chiaro: 6 direttrici su 38 testate nazionali, di cui zero nei Tg. Un quadro triste anche in un’azienda come la Rai, che dovrebbe essere da esempio su questo fronte, dove invece i ruoli apicali ricoperti da donne sono circa il 30%, pur rappresentando le donne il 55% dell’organico”.
“Le donne – conclude Palese - rappresentano il valore aggiunto del capitale umano. Bisogna riconoscere questo valore. Non so se la soluzione può essere quella delle “quote rosa”, ma in moltissimi casi basterebbe applicare il principio della meritocrazia. Su questo terreno “Giornaliste italiane” troverà in noi un valido alleato”.

"I giornalisti dei programmi delle Reti Rai in attesa di stabilizzazione condividono la preoccupazione sul calo degli ascolti di Rai 3, espressa in un comunicato dai colleghi del Tg3 e dai colleghi del Cdr Approfondimento. Lo fanno con un carico di preoccupazione in più, essendo la parte dei giornalisti dell'azienda più esposta a eventuali, e non auspicabili, riorganizzazioni e ridimensionamenti". Lo afferma una nota del coordinamento dei giornalisti precari Rai. "E' il caso di ricordare - sottolinea la nota- che non esiste un programma di informazione delle Reti composto esclusivamente da giornalisti contrattualizzati con contratto giornalistico: ci sono le Partite Iva, minacciate dalla precarietà, e i giornalisti con contratto da "programmisti multimediali", malpagati e inquadrati in un contratto che non ne riconosce le loro competenze. Questa divisione per "caste" ingolfa le produzioni e complica le relazioni nelle redazioni: un altro elemento che non giova al funzionamento dei programmi delle Reti". "Ogni giorno - prosgue- ci impegniamo, accanto ai giornalisti e alle maestranze interne, perché la Rai continui a fornire una informazione libera, indipendente e pluralista. Lo facciamo pur non avendo accesso a tutte le prerogative di chi ha un contratto giornalistico, più esposti e ricattabili.Per questo, soprattutto in questo momento, abbiamo bisogno della solidarietà dei nostri colleghi, dell'attenzione dei sindacati presenti in azienda e dei Comitati di Redazione.Chiediamo pertanto che sia riconvocato al più presto, e con ancora più urgenza, il tavolo di confronto avviato a marzo 2022 e da allora completamente arenato. Certi che per garantire autonomia e indipendenza dell'informazione sia necessario innanzitutto garantire il diritto al giusto inquadramento e alla giusta retribuzione per tutti coloro che quotidianamente la realizzano.

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