08 Febbraio 2023
Gianluca Grignani e Blanco
Gianluca Grignani si schiera dalla parte di Blanco e difende l’esibizione del cantante di Brividi dopo i problemi audio e la devastazione degli addobbi floreali sul palco dell’Ariston. “Blanco non ha fatto niente. Non mi sono reso conto, sembrava un’esibizione normale”, ha detto Grignani al Corriere della Sera. Il cantautore milanese, infatti, è in gara alla Kermesse musicale con “Quando ti manca il fiato”, il brano dedicato al difficile rapporto con il padre.
Grignani, ormai veterano, non ha problemi a dire ciò che pensa e a Sanremo 2023, come dichiarato in numerose interviste, cerca il riscatto nella speranza forse di ritrovare il rapporto che lo lega al suo pubblico. Il cantautore cinquantenne ha partecipato sette volte al Festival di Sanremo a partire dal 1995 con “Destinazione Paradiso”. È poi tornato in gara all’Ariston nel 1999 con “Il giorno perfetto”, nel 2002 con “Lacrime dalla Luna”, nel 2006 con “Liberi di sognare”, nel 2008 con il brano “Cammina nel sole” e infine nel 2015 con la canzone “Sogni infranti”. Nel 2022 è stato ospite al Festival di Sanremo esibendosi in duetto con il cantante Irama.
Sulle scuse invocate da molti colleghi, tra cui Leo Gassman e i Cugini di Campagna, è intervenuto Amadeus in conferenza stampa: “Blanco stamattina mi ha chiamato, era dispiaciutissimo, ha chiesto scusa. Ha sbagliato e lo sa lui per primo, ma non mettiamogli la croce addosso”. Lo stesso Blanco con un post su Instagram si è scusato con l’Ariston e con Sanremo per quanto accaduto: “Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, mi hai visto fragile come un bimbo e proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto”, ha scritto. In diretta ieri, Amadeus, prima di annunciare che Blanco non si sarebbe esibito un’altra volta perché mancavano le “condizioni” per farlo, tra i fischi del pubblico, aveva tentato di spiegare a Fiorello: “In realtà lui doveva fare delle cose con i fiori tipo rotolarsi sopra, non chiaramente quello che abbiamo visto”.
Intanto sul Blancogate è intervenuto anche il Codacons, che ha presentato un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei conti dopo lo show di Blanco. "Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l'aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati” spiega il Codacons riferendosi all'articolo 635 del Codice penale sui danneggiamenti. “Oltre all'aspetto penale, la distruzione operata da Blanco – aggiunge l’Associazione romana - ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell'Ariston è infatti pagata dagli italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l'artista dovrà risarcire". I florovivaisti della Coldiretti, nel frattempo, hanno fatto recapitare al cantante un omaggio floreale accompagnato da un biglietto con scritto: “Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie”.
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