18 Aprile 2022
Per quanto concerne il pomeriggio di Italia1, da anni, dopo I Simpson, il nulla. Le produzioni originali non funzionano, le sit-com ormai trite e ritrite neppure e se neanche le serie tv “mache” funzionassero (Magnum P.I e Ncis Los Angeles), l’unica soluzione sarebbe tornare all’origine, ovvero ai cartoni animati; che siano nuovi, nei cassetti Mediaset dagli anni ’80 e ’90, probabilmente il pubblico di Italia1 vorrebbe quello. Anzi, quasi certamente, ma aspettiamo i dati auditel di domani.
Perché i cartoni animati? A guardare quello che è successo negli ultimi due mesi nella fascia mattutina 6:45-8:45, la risposta è semplice. Il cartone Lovely Sara, successo degli anni ottanta di Mediaset, riproposto dopo tantissimi anni, ha toccato uno share superiore al 6% (il più alto della giornata) e decisamente più telespettatori del pomeriggio della rete, poco meno di 400 mila. Non se la passano peggio storici cartoni come Papà Gambalunga e Kiss me Licia che, all’ennesima replica, di aggirano intorno al 4%.
Purtroppo, Italia1 è l’unica “grande” rete Mediaset che, dagli inizi degli anni 2000 ad oggi, non ha saputo oggettivamente rinnovarsi; per questo, il pubblico prevalentemente over 34, richiede i must e boccia le novità. I Simpson, I Griffin, i cartoni animati storici o remake dei successi che furono con le sigle di Cristina D’avena, i film anni ‘90 e pochissime serie tv contemporanee: questa è Italia1. Scritto ciò, ritornando al “problema fascia pomeridiana”, se flopparessero anche queste serie, l’unica soluzione sarebbe piazzare i cartoni animati, tra la certezza che non farebbero di peggio e il ricordo della fascia che fu di Bim Bum Bam (spostata di circa un’ora avanti).
Ne ho scritto tante volte su Libero, Il Giornale, La Critica poiché, essendo cresciuto con Italia1 e facendo il mestiere del critico, autore e conduttore televisivo, la cosa mi sta non poco a cuore: tante volte, dall’interno non sempre si riesce a capire cosa voglia davvero il pubblico. Eppure, ormai, i segnali ci sono tutti: se Italia1 punta sul pubblico della generazione ’70, ’80 e inizio ’90, che ricostruisca in chiave moderna ciò che la rete fu, in modo d’accontentare il vecchio pubblico e tentare l’ardua impresa di prenderne di nuovo. Ultimo dato rilevante: i cartoni della mattina hanno una presa sui bambini pari al 10%; mica poco, con le decine di canali a loro dedicati.
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