Caso Report\Sigfredo Ranucci: chi di spada ferisce, di spada perisce

Tutto è iniziato da dei messaggi tra il membro della vigilanza Rai in quota Forza Italia Andrea Ruggieri e il conduttore Sigfredo Ranucci, dove il secondo ha minacciato in maniera pesante il primo; Ruggieri, infatti, ha presentato di recente una lettera di un’addetta Rai in cui si denunciava il mobbing subito dal “paladino” Ranucci. La situazione si è allargata e le magagne, per Ranucci, non sono tardate ad arrivare poiché è accusato dalla corte dei conti, e ora anche dalla stessa Rai, di fatture fittizie e truccate riguardante dei delicati servizi televisivi. Come se non bastasse, si sono aggiunte giustamente accuse “morali” da parte di tutti i membri azzurri della vigilanza Rai perché il “compagno Sigfredo” ha dedicato puntate su puntate a Silvio Berlusconi, situazioni mafiose affine al Cavaliere, Marcello Dell’utri, Flavio Carboni, i conti di Mediaset, Fininvest, Mondadori e Forza Italia, in una solfa monotematica che piace solo ad un certo pubblico ancora fan dell’antiberlusconismo. Storia davvero triste.

Ormai Report si è trasformato in quelli che erano i programmi di Michele Santoro, solo con più servizi e meno pubblico, ma il mood anti-Cav è il medesimo, anche se più velato da un Ranucci finto moderato. Questo tipo di televisione ha stancato e ci volevano delle inchieste su programma e conduttore per far cadere il giochino di Rai3, che dura da troppi anni; sarebbe l’ora di fare un passo in avanti e chiudere il programma. In alternativa, monitorare costantemente il modus operandi di Report, in modo che vengano fuori anche le bislaccate del Pd, del Monte dei Paschi, di Carlo de Benedetti, delle cooperative rosse e di tutte quelle persone o aziende di cui il programma fa solo mini servizi, e neanche troppo crudi.

Una sana lezione sarebbe cosa buona e giusta, anche in virtù del fatto che non siamo costantemente in campagna elettorale, Report non può essere il megafono tv del Partito Democratico, Silvio Berlusconi fa paura ma non è più il nemico numero uno, le magagne di De Benedetti sono le peggiori d’Italia e a troie ci vanno soprattutto quelli di sinistra (perché hanno più soldi).