27 Gennaio 2022
Passano le mode e i trend musicali, ogni decennio ci regala nuovi miti, ma ci sono artisti e nomi che non invecchiano mai, al contrario rinascono. È il caso di Donatella Rettore, emiliana, classe 1955, che da quasi cinquant'anni calca le scene musicali italiane e non solo. La sua carriera comincia a soli dieci anni, quando si diverte a cantare le canzoni di Caterina Caselli con il suo primo "gruppetto" dei Cobra, guadagnando 500 lire a serata.
Carattere poco docile, ribelle e allergica alla disciplina, la giovane Donatella lascia l'Emilia dopo la maturità per seguire i suoi sogni. Si trasferisce a Roma, dove a soli 18 anni, siamo nel 1973, esordisce come "spalla" del grandissimo e indimenticabile Lucio Dalla, la prima vera guida artistica della giovane Rettore. Il successo è in arrivo ben presto. Un anno dopo partecipa a Sanremo (1974) con "Quando tu", senza raccogliere particolari consensi commerciali, che arriveranno qualche anno dopo con Lailolà, brano che vende 5 milioni di dischi aprendole il mercato estero: Svizzera e Germania accolgono benissimo le nuove uscite della cantante emergente italiana.
Il vero successo però arriva con Splendido Splendente, vero tormentone del 1979: una Rettore tutta nuova, dimagrita e con un look rocchettaro, che abbandona il nome di battesimo per coniare quello che sarà il suo brand: Donatella lascia il posto alla "Rettore", destinata a caratterizzare il pop rock italiano degli anni ottanta. Infatti i successi si susseguono: Kobra nel 1980 e Donatella dell'anno successivo, coronano la crescita artistica e la proposta originale e innovativa nel panorama musicale italiano, proposte dalla ex ragazzina ribelle. Arriverà anche il cinema in quegli anni, con la partecipazione di Donatella Rettore al film Cicciabomba, in cui recita accanto ad Anita Ekberg e Paola Borboni.
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