25 Agosto 2025
L'azienda farmaceutica Pfizer ha spiegato a Casey Rodgers di Pensacola, giudice federale della Florida, di non aver informato medici e consumatori del rischio di tumori provocato dal suo anticoncezionale Depo-Provera perché la Food and Drug Administration le avrebbe impedito di parlarne nel bugiardino del farmaco. La Pfizer, già coinvolta in cause per i pericolosi effetti avversi del vaccino Covid, avrebbe infatti esortato il giudice, in un documento depositato lo scorso venerdì 22 agosto, a respingere le cause legali a suo carico, pronunciandosi favorevole all'azienda, perché l'agenzia federale preposta alla regolamentazione dei prodotti farmaceutici avrebbe impedito alla casa produttrice di inserire i meningiomi tra i potenziali effetti collaterali.
Pfizer ha affermato di aver prospettato già sul finire del 2023 una potenziale correlazione causale tra un ingrediente del farmaco e l'insorgenza di tumori, ma di non averne mai potuto parlare esplicitamente perché l'FDA, ricevuta dalla casa farmaceutica l'autorizzazione a procedere, gliel'avrebbe impedito "non essendoci dati a supporto dell'avvertenza". Di diverso parere sono invece i legali dei soggetti querelanti, Chris Seeger, Bryan Aylstock ed Ellen Relkin secondo cui la multinazionale aveva fin dagli anni Ottanta "sostanziali prove scientifiche" ("substantial scientific evidence") a conferma dell'insorgenza di tumori maligni. "I produttori di farmaci come Pfizer sono per legge responsabili di fornire adeguate avvertenze a pazienti e medici", hanno dichiarato i legali della parte ricorrente.
Il Depo-Provera è un farmaco progestinico ad uso iniettivo, prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer come contraccettivo e per il trattamento di tumori legati al seno e all'endometrio. Le prime cause presentate risalgono al 2024: alcune pazienti avevano fatto segnalazioni dopo aver ricevuto diagnosi di meningioma intracranico al termine di iniezioni di Depo-Provera. Diagnosi a seguito delle quali le donne erano state costrette a sottoporsi ad interventi invasivi, talvolta con ripercussioni post-operatorie di tipo neurologico, come disturbi convulsivi e perdita della vista. L'aumento del rischio di meningioma sarebbe correlato al medrossiprogesterone acetato - già contenente nell'anticoncezionale - che stimolerebbe la crescita tumorale nei tessuti cerebrali sensibili. Non solo nei tessuti cerebrali ma anche nelle zone del midollo spinale: il meningioma è infatti un tipo di tumore benigno che colpisce le meningi, provocando talvolta gravi problemi di salute come convulsioni e disturbi alla vista.
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