Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Abolizione obbligo vaccinale, Borghi al GdI: "Dipende da FdI, FI sappiamo come la pensa, pressioni di Big Pharma dietro revoca nomine Nitag"

Il Giornale d'Italia ha intervistato il senatore della Lega Claudio Borghi, che ha rilanciato l'idea dell'abolizione dell'obbligo vaccinale dopo che l'anno scorso un suo emendamento era stato dichiarato "inammissibile"

22 Agosto 2025

Abolizione obbligo vaccinale, Borghi al GdI: "Dipende da FdI, FI sappiamo come la pensa, pressioni di Big Pharma dietro revoca nomine Nitag"

Claudio Borghi, fonte: imagoeconomica

Il Giornale d'Italia ha intervistato il senatore della Lega Claudio Borghi, che ha rilanciato l'idea dell'abolizione dell'obbligo vaccinale dopo che l'anno scorso un suo emendamento era stato dichiarato "inammissibile".

Come nasce il nuovo lancio di questa proposta?

"Io sono contrario dal 2017, da quando la legge Lorenzin è stata promulgata. Diciamo che non siamo d’accordo, io avevo presentato l'anno scorso un emendamento al decreto liste d'attesa per la cancellazione della legge che andava su due rami: il primo era quello di sostituire la parola 'obbligatorio' con 'consigliato' e poi di eliminare il comma 3 dell’articolo 3 che consente l’iscrizione dei bambini all’asilo nido o all’asilo solo se sono stati vaccinati con tutti e dieci i vaccini obbligatori. Ma l'emendamento era stato giudicato inammissibile", ricorda.

"È un meccanismo semplice, come Lega siamo l'unico partito che la legge Lorenzin non l'hai mai votata. Anche all'epoca quando venne presentata, non l'abbiamo mai votata mentre i 5 Stelle avevano avuto i primi screzi su questo. I grillini che avevano votato in massa contro gli obblighi vaccinali, all’improvviso confermarono la legge e ci fu una delle prime crisi che dovetti gestire da quando sono entrato in parlamento. Alla fine i 5 Stelle dicevano tante cose ma erano un Pd del discount".

Gli alleati di governo sono d'accordo su questa nuova proposta?

"Forza Italia sappiamo cosa la pensa, tutto è nelle mani di Fratelli d'Italia, se vogliono aprire questo dossier siamo prontissimi. Sono più i paesi dove non ci sono obblighi vaccinali che il contrario. La legge Lorenzin prevedeva che ogni 3 anni ci sarebbero state verifiche per capire se mantenere o togliere alcuni vaccini dall’obbligo, anche senza toccare la legge qualche modifica si potrebbe fare, se FdI volesse...".

La proposta si collega con il recente caso delle nomine di Schillaci poi revocate?

"La posizione di Fratelli d'Italia era per il mantenimento di Bellavite e Serravalle, quella di revocare le nomine è stata un'iniziativa del ministro Schillaci ma io non vedo cambiamenti di rotta. Con Lisei, Malan, Buonguerrieri e gli altri componenti della commissione d'inchiesta Covid parlo tranquillamente di questo tema".

Che ne pensa di quanto accaduto con Schillaci? Ci sono pressioni di Big Pharma dietro?

"È indubbio ci siano interessi in gioco dietro la revoca delle nomine, in grado di allinearsi con parte della politica come il Pd. I dem hanno fatto degli obblighi la loro bandiera. Quello che traspare dalle audizioni in commissione d'inchiesta Covid è la capacità di mobilitazione di questa galassia di cui anche la fondazione Gimbe non è molto distante. Una galassia che ha portato a un chiasso che io paragono a quello dei Girotondi. Un politico guarda a questo chiasso con un sorriso sulle labbra, per un tecnico magari le pressioni sono diverse".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x