25 Luglio 2025
In Italia è stato istituito il comitato "class action vaccino Covid" per tutelare coloro i quali si sono sottoposti alla somministrazione del siero di Pfizer. Qualunque tipologia di persona può aderirvi: chi ha ricevuto il vaccino Covid anche senza effetti avversi, chi ha subito danni alla salute dopo la somministrazione e gli eredi di persone decedute dopo il vaccino. È la prima class action di questo tipo nel mondo.
Istituito in Italia un comitato importante, che può essere molto utile per chi ha ricevuto il vaccino Covid Pfizer. Ecco cosa recita il comunicato stampa:
Nasce il Comitato “Class Action Vaccino Covid19” per la tutela dei cittadini che hanno assunto il vaccino Comirnaty (Pfizer/BioNTech)
Aversa (CE), lì 24 luglio 2025
È stato ufficialmente costituito il Comitato di Scopo “Class Action Vaccino Covid19”, con l’obiettivo di difendere i diritti di tutti quei cittadini italiani ed europei che hanno ricevuto, volontariamente o per obbligo, il vaccino Comirnaty, prodotto dalle aziende Pfizer e BioNTech.
Il Comitato nasce per rappresentare TUTTI gli assuntori del vaccino PFIZER anti-Covid-19, dimostratosi un farmaco difettoso, imperfetto e pericoloso; la finalità del Comitato è quella di proporre e sostenere una o più azioni legali collettive (CLASS ACTION), come previsto dalla legge italiana, per tutelare i diritti di chi ha ricevuto la somministrazione del vaccino nei confronti delle case farmaceutiche coinvolte (Pfizer e BioNTech); l’azione potrà essere proposta da tre categorie di cittadini:
Attraverso questo strumento legale, il Comitato vuole offrire un punto di riferimento a chi si sente abbandonato o inascoltato, fornendo supporto, informazione e coordinamento a chi intende partecipare all’azione. Per tutti coloro che hanno vissuto disagi, dubbi o problematiche legate alla somministrazione del vaccino Pfizer, la class action proposta dal Comitato rappresenta un’occasione concreta per ottenere un risarcimento e far sentire la propria voce.
Le adesioni sono aperte da oggi e fino al 30 ottobre 2025.
Il limite temporale è dettato da ragioni sostanziali di tutela dei diritti coinvolti: è fondamentale proporre il ricorso entro e non oltre il 15 dicembre 2025, termine oltre il quale si verificherà la prescrizione quinquiennale dei diritti risarcitori.
Per motivi di gestione pratica dell’azione giudiziaria è stato fissato un limite massimo di 1.000 ricorrenti; ove il numero massimo dei ricorrenti dovesse essere raggiunto prima del 30 ottobre 2025 non sarà più possibile aderire al ricorso e il Comitato avrà cura di comunicarlo.
Il costo di adesione è di 250 euro una tantum, non sono previsti altri costi per i ricorrenti. Il Comitato coprirà interamente, con fondi dedicati o polizza assicurativa, le eventuali spese in caso di esito sfavorevole. Il Comitato coprirà anche l'intero costo delle consulenze tecniche, fornite da esperti incaricati appositamente. I legali saranno scelti dal Comitato e nessun anticipo sarà richiesto ai ricorrenti.
Il risarcimento che si richiede ai tribunale è per danno morale da somministrazione di prodotto difettoso: l'adesione al Comitato non preclude eventuali azioni individuali future per ulteriori danni. Sarà riconosciuto agli avvocati e ai consulenti un compenso premiato solo in caso di vittoria, mentre è prevista una penale solo in caso di revoca ingiustificata del mandato agli avvocati.
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