28 Maggio 2025
Vaccino Covid, fonte: imagoeconomica
La prima seduta della sottocommissione per la sicurezza interna del Senato Usa conferma che i funzionari di Biden minimizzarono i rischi per "salvare" la fiducia nei sieri. La Fda cancella il richiamo agli under 65, i Cdc valutano la revoca dell’obbligo per i bambini. Mentre in Europa la comunità scientifica continua a fare orecchie da mercante riguardo le gravi prove emerse sulla sicurezza dei cosiddetti "vaccini" anti Covid, in America il vento sta cambiando.
"Firmerò un ordine esecutivo affinché nessuno possa essere assoggettato a teorie politiche radicali ed esperimenti sociali", aveva promesso il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, lo scorso 20 gennaio. E così è andata. La nuova amministrazione Usa si sta muovendo su due tracciati: da un lato - complice l’uscita degli Pfizer Papers, oltre 100 report per un totale di 450.000 pagine, basati sui documenti ufficiali Pfizer rilasciati per ordine del tribunale - sta smantellando tutte le fake news propagate dall’amministrazione all’epoca guidata dall’ex presidente Joe Biden e dalle autorità sanitarie, l’azienda farmaceutica sapeva già a novembre 2020 che il "vaccino" non era né sicuro né efficace.
I report descrivono in dettaglio i danni indotti dal vaccino in tutto il corpo umano, incluso il sistema riproduttivo; mostrano che le donne soffrono di eventi avversi correlati con un rapporto di 3 a 1; dimostrano che la miocardite indotta dal vaccino non è "rara, lieve o transitoria" (come in Italia sostenevano tutte le virostar, da Burioni in su) e osservano che i vaccini mRna hanno creato una nuova categoria di malattia multisistema e multiorgano, definita "malattia CoVax". Non solo: negli Pfizer Papers si accusa la Fda di essere a conoscenza delle carenze della sperimentazione clinica di Pfizer e dei danni causati dal "vaccino", evidenziando così l’abietto fallimento dell’agenzia americana nell’adempiere alla sua missione, proteggere la salute dei cittadini. Come noto, quelle enormi pressioni hanno favorito i colossi farmaceutici Usa Pfizer e Moderna, che negli anni 2021 e 2022 hanno registrato ricavi stellari, rispettivamente per 181 miliardi e 35 miliardi di dollari.
Il "la" è stato dato nel corso della prima seduta della sottocommissione permanente per la sicurezza interna del Senato americano, che mercoledì scorso ha convocato un meeting dedicato, testualmente, a "La corruzione della scienza e delle agenzie federali: come i funzionari della salute pubblica hanno minimizzato e nascosto la miocardite e altri eventi avversi associati ai vaccini anti Covid". Durante la seduta, il senatore Ron Johnson, presidente, ha messo a verbale accuse pesantissime contro l’amministrazione di Joe Biden. "Gran parte della nostra risposta al Covid è stata miseramente fallimentare e non aveva alcun senso, tra mascherine, chiusure devastanti, sabotaggio delle cure precoci, rapida approvazione del Remdesivir (l’antivirale usato da Matteo Bassetti al San Martino di Genova, ndr) e dipendenza maniacale dalle vaccinazioni".
Nell’annunciare la pubblicazione di un rapporto provvisorio basato su documenti ufficiali ottenuti ai sensi del Freedom of information act ("Foia") negli ultimi anni, Johnson ha spiegato quanto questi offrano una risposta "semplice ma inquietante" a molti interrogativi: "I funzionari sapevano già all’inizio del 2021 che le vaccinazioni avrebbero potuto causare eventi avversi e hanno minimizzato i rischi per evitare di allarmare l’opinione pubblica e creare esitazione vaccinale". Johnson ha ricostruito la tragica cronologia di quei primi mesi, partendo dalle miocarditi. I Cdc Usa avevano ricevuto da Israele i dati sulle infiammazioni cardiache già il 28 febbraio 2021; a fine aprile 2021, la farmacovigilanza segnalava già 2.926 decessi in tutto il mondo nei primi 30 giorni dall’iniezione, dei quali il 46,1% avvenuti il giorno 0, 1 o 2 dopo la vaccinazione. "La preoccupazione principale dei funzionari federali non erano gli eventi avversi ma l’esitazione vaccinale", ha concluso Johnson. Esattamente lo stesso copione andato in scena all’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa), preoccupata di "uccidere il vaccino" Astrazeneca dopo le prime segnalazioni di decessi.
È sulla scia di questo uragano mediatico che le principali agenzie di salute pubblica Usa stanno correndo ai ripari. L’Fda, guidata da Marty Makary e dal direttore Cber Vinay Prasad, ha sospeso i richiami alla vaccinazione anti Covid a tutti gli adulti sani sotto i 65 anni. Anche i Cdc (Centers for disease control) stanno valutando la revoca della raccomandazione di "vaccino" anti Covid a tutti i bambini, inserita nel calendario vaccinale pediatrico a febbraio del 2023. Questo significa che chi, in America, volesse comunque sottoporsi a quelle vaccinazioni, dovrà pagarle di tasca sua. Restano agli atti le pesanti imputazioni contro Biden. Non è un caso che l’amministrazione Trump stia continuando le indagini sugli ordini esecutivi firmati dall’ex presidente tramite "autopen", tra i quali c’è anche la grazia preventiva ad Anthony Fauci.
Di Maddalena Loy
Fonte: La Verità
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