06 Marzo 2024
Orazio Schillaci, fonte: imagoeconomica
L'Italia e Schillaci fanno retromarcia sul Green pass globale dell'Oms. Lo ha annunciato lo stesso ministro della Salute dopo che nelle ultime ore aveva fatto discutere la reintroduzione del "simbolo" della pandemia di Covid nel decreto PNRR. In questo, era stata inserita una norma che riguardava il Green pass globale. Si è trattato però di un errore, che verrà corretto in Parlamento.
L'Italia "non ha alcuna intenzione di aderire al cosiddetto ‘green pass globale’ dell’Oms", ha chiarito in una nota Schillaci. "In sede di conversione del decreto-legge, verrà presentato un emendamento per riformulare il testo e ricondurre la norma agli obiettivi Pnrr in tema di salute, a partire dalla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico".
Come detto, nelle ultime ore c'è stata molta agitazione sul tema Green pass. Il motivo è dovuto al fatto che questo è entrato in Gazzetta ufficiale 2024, venendo di fatto istituzionalizzato verrebbe finanziato coi fondi destinati ai danneggiati da reazione avverse da vaccino Covid. 5 milioni di euro in totale, suddivisi in 3,85 quest'anno e 1,25 l'anno prossimo, presi proprio dal fondo da 150 milioni stanziato per tutte quelle persone che hanno subito lesioni a seguito della vaccinazione.
Risorse corpose "al fine di assicurare l’evoluzione della Piattaforma nazionale DGC (Digital Green Certificate) per il collegamento della stessa alla rete globale di certificazione sanitaria digitale dell’Oms, nonché di assicurare la conduzione e manutenzione ordinaria della stessa". Ma il secco no del Ministero della Salute comporterà un passo indietro su queste previsioni. Il riferimento al Green pass globale inserito nel decreto verrà cancellato. A questo punto si tratta di un vero e proprio errore nella stesura del decreto approvato il 26 febbraio.
Il Green pass globale dell'Oms è nato da un accordo tra l'Organizzazione mondiale della Sanità e l'Ue, lo scorso giugno 2023. Come sappiamo, si tratta di un documento per la condivisione dei dati sulla certificazione vaccinale a livello internazionale. L'idea era quella di usare quella stessa infrastruttura digitale per creare un sistema di certificazioni sanitarie condiviso a livello mondiale, sfruttando l'esempio del Covid. Sin dalla sua nascita ci sono stati molti dibattiti sul rischio di violazione della privacy e di dati personali.
La partecipazione alla rete mondiale di certificazione sanitaria digitale dell’Oms "è volontaria per gli Stati membri dell’Ue". L'accordo "non è vincolante" per "le due organizzazioni", per questo motivo l'Italia si è tirata indietro e ha deciso di non aderire.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia