12 Dicembre 2023
Nel 2023 in Italia si registra un aumento di tumori. In particolare, "sono stimate in 395.000 le nuove diagnosi". Un numero che evidenzia come, dopo la pandemia di Covid ci sia stata un'ondata di nuovi casi, e questo, nonostante lo screening in calo del 3%.
Sono gli uomini ad essere maggiormente esposti, con 208mila casi, mentre nelle donne sono 187mila. Il censimento è stato realizzato dsll’Associazione italiana di Oncologia Medica (Aiom), Associazione italiana registri tumori (Airtum), Fondazione Aiom, Osservatorio nazionale Screening (Ons). Il risultato è stato presentato oggi, martedì 12 dicembre a Roma la Museo dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
Il censimento certifica l'aumento di tumori in Italia nel 2023. "In tre anni l’incremento è stato di 18.400 diagnosi (erano 376.600 nel 2020). Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2023, è il carcinoma della mammella (55.900 casi), seguito dal colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100) e vescica (29.700). E, nel 2022, si assiste a livello nazionale a un calo del 3% della copertura degli screening mammografico (43%) e colorettale (27%), che nel 2021 erano tornati ai livelli prepandemici. È drastica la diminuzione al Nord, dove l’adesione alla mammografia è passata dal 63% nel 2021 al 54% nel 2022 e allo screening colorettale, in discesa dal 45% al 38%". Diversi medici hanno mostrato preoccupazione per l'incremento di tumori registrato negli ultimi tre anni dopo l'avvio della campagna vaccinale, anche alla luce di numerosi studi ed affermazioni sui vaccini Covid da cui emerge come "dopo la terza dose c'è un forte aumento di linfomi, leucemie e tumori renali". Non solo quindi cause come il fumo di tabacco, il sovrappeso, l’obesità e il diabete per il cancro del pancreas e l’esposizione ai raggi solari per il melanoma.
Al report hanno partecipato anche Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), Passi d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (Siapec-Iap). Nei prossimi due decenni, "il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche nel nostro Paese aumenterà", mettono in guardia. E la media fa preoccupare. "Dell’1,3% negli uomini e dello 0,6% nelle donne - si legge nel volume - Dall’altro lato, l’Oncologia del nostro Paese fa registrare importanti progressi, con migliaia di vite salvate. In 13 anni (2007-2019), sono state evitate 268.471 morti oncologiche. Il cancro è sempre più una malattia curabile e molti pazienti la superano e tornano a una vita 'come prima'. Vi sono, però, aree in cui i passi avanti sono ancora limitati, a partire dai tumori causati dal fumo di sigaretta nelle donne e dal cancro del pancreas in entrambi i sessi - evidenziano gli oncologi - per il quale non si sono registrati miglioramenti nella diagnosi precoce e nelle terapie, e che, quindi, merita particolari attenzioni. Più in generale, serve più impegno nella prevenzione, sia primaria che secondaria. Il 24% degli adulti fuma, il 29% è sedentario, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 17% consuma alcol in quantità a rischio per la salute".
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